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Pay gap: il divario retributivo di genere fa un passo avanti, ma è davvero così?

Valeria Marchese 17/10/2021
Updated 2021/10/17 at 1:18 AM
2 Minuti per la lettura

Pay gap: il divario retributivo di genere fa un passo avanti, ma è davvero così?

L’Italia ha compiuto un passo in avanti verso l’uguaglianza di genere con una legge approvata il 15 Ottobre, a Napoli.

Presente in aula la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Loredana Raia, che con un discorso mirato alla valorizzazione delle competenze femminili e al cambiamento sociale direttamente correlato, ha lanciato un appello alle politiche pubbliche, reputate mezzo fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi. Anche una parte dei fondi del Recovery Plan sono destinati alla realizzazione di strutture e formule assistenziali per contrastare il gender gap; molti candidati sindaco hanno posto in rilievo questo aspetto nella loro campagna politica, siglando il proprio impegno nel potenziare tutti gli ambiti del Welfare State inerenti a questo campo.

Ma in Campania l’uguaglianza di genere è davvero così vicina?

Secondo una statistica di Eurostat del 2019, le regioni del Sud Italia sono quelle con il gender gap più alto in Europa, che in Campania tocca il 27.2%. I dati dopo il Covid sono tutt’altro che incoraggianti e rimarcano differenze non trascurabili tra Nord e Sud, inerenti non soltanto al pay gap (appunto la disparità salariale), ma anche alla dispersione scolastica e al numero di donne che sono impiegate in un lavoro diverso da quello del caregiver, al quale sono da sempre relegate.

La legge ieri è stata approvata ad unanimità e a breve verrà data sua approvazione definitiva in Senato. Questo comporterà una serie di incentivi che incoraggeranno  la presenza femminile nel mercato del lavoro, attraverso politiche di assistenza sociale che garantiranno uguali opportunità di carriera e salario, di fronte allo svolgimento delle medesime mansioni. Altro tema discusso è stato poi la tutela della maternità, soprattutto a luce delle scoraggianti statistiche post covid dei licenziamenti.

In ambito campano questa legge favorirebbe un progresso sociale della figura della donna che, soprattutto nelle regioni del Sud, incontra non scarse difficoltà per affermarsi, sia in ambito lavorativo che comunitario.

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