Parigi sotto assedio: continua la tradizione di proteste alla francese

Paolo Cutillo 17/04/2023
Updated 2023/04/17 at 9:40 AM
6 Minuti per la lettura

Le proteste parigine per l’approvazione della riforma sulle pensioni in Francia sono diventate un evento quotidiano a Parigi. Proprio in queste ore migliaia di persone scendono in piazza in un contesto che si sta facendo sempre più teso dopo l’approvazione della riforma. Tutti i sindacati francesi, a parte uno, si sono mobilitati contro la riforma promossa dal Presidente Emmanuel Macron, ma non è bastato. La riforma prevede l’unificazione dei vari regimi pensionistici presenti in Francia in un unico sistema, che prevede, tra le altre cose, l’allontanamento dell’età pensionabile a 64 anni e un sistema di calcolo basato sui salari di tutta la carriera, anziché sui salari degli ultimi anni. Tutto ciò ha mandato la Francia e Parigi in particolare in uno stadio di vero e proprio assedio.

Parigi è sotto assedio: continua la guerriglia urbana tra protestanti e polizia

Questa proposta ha suscitato il malcontento di numerosi lavoratori, che temono di perdere i loro diritti acquisiti e di dover lavorare per più anni senza poter godere degnamente della pensione. I francesi sono già noti in tutto il mondo per essere molto attivi nelle proteste sociali e questo è un argomento che tocca moltissime persone, di conseguenza le proteste sono state numerosissime e sempre molto seguite dai media nazionali e internazionali.

In piazza in queste ore sono presenti milioni di persone, le quali hanno suscitato molta preoccupazione al punto da mobilitare centinaia di migliaia di poliziotti e membri dell’esercito per contenerne i danni, mettendo in scena una guerriglia urbana nel cuore della Francia. La situazione va avanti da mesi con migliaia di manifestanti in strada ogni giorno. All’inizio, i manifestanti erano per lo più rappresentanti dei settori pubblico e semipubblico, ma in seguito, alla luce della mobilitazione, si è unita alla protesta un numero sempre maggiore di persone di diverse età e segmenti lavorativi.

La soluzione proposta dal governo, ovvero gestire il sistema pensionistico in modo unificato, è contestata non solo dagli interessati, ma anche dai sindacati, che denunciano il rischio di perdere i diritti già acquisiti e di lavorare per molti più anni, senza poter guadagnare abbastanza. Questa incertezza, unita al fatto che le proteste sono diventate sempre più violente, ha portato ad un blocco del traffico e dello sviluppo economico del paese, causando enormi danni a molte aziende.

Una vera e propria tradizione di proteste

Non è la prima volta che la Francia si trova di fronte a una mobilitazione per proteggere i diritti dei lavoratori e delle persone comuni. Il paese ha una vera e propria tradizione di proteste sociali, che rispecchiano la volontà del popolo francese di difendere i propri diritti e le proprie libertà. La Francia è stata il teatro di molte altre proteste sociali, come quella dei cosiddetti “gilet gialli”, che protestavano contro l’aumento del costo della vita e la tassa sul carburante, per citarne una. Nel 2016, ci fu anche una protesta contro la riforma del codice del lavoro, che avrebbe consentito di eliminare alcune tutele per i lavoratori.

L’eredità della rivoluzione francese, che ha scosso il mondo occidentale nel XVIII secolo con il suo concetto di “liberté, égalité, fraternité”, è ancora molto forte nella società francese e nel suo atteggiamento nei confronti dei diritti dei lavoratori e delle libertà civili. Le proteste dei lavoratori in Francia sono legate alle molte riforme proposte dal governo in questo settore, come le riforme della tassazione o delle pensioni, ma sono anche segnale della mancanza di fiducia della popolazione nei confronti della classe politica e delle istituzioni governative.

L’esempio più lampante è costituito dal Maggio del 1968, che rappresenta un vero e proprio simbolo delle lotte popolari in Francia. Le contestazioni di quell’anno erano rivolte contro il rigido sistema sociale e i valori borghesi, e rappresentavano un modo per affermare la libertà e la tolleranza. Durante le proteste, gli studenti occuparono le università e i centri di produzione, e sfidavano la polizia con violente manifestazioni.
La Francia è nota come uno dei paesi dalle tradizioni più rivoluzionarie e di lotta per i diritti dei lavoratori. Una storia molto lunga, che ha dato origine a movimenti sindacali e politici molto attivi. In generale, il movimento di protesta francese ha sempre avuto un forte atteggiamento antisistemico, contestando le scelte politiche dei governi al fine di proteggere il lavoro e le tutele sociali dei cittadini.

Un fuoco di speranza nel cuore di chi lotta

Le proteste parigine per l’approvazione della riforma pensioni, unite alle molte altre manifestazioni di protesta contro la politica del governo, sono la dimostrazione della tradizione di lotta e di impegno della società francese per la difesa dei propri diritti e della propria libertà. Una tradizione che ha radici storiche profonde, dalle lotte della Rivoluzione francese a quelle dei giorni nostri, e che rappresenta un punto di riferimento importante per la tutela dei diritti universali e della dignità umana. Proprio questo punto di riferimento dovrebbe far accendere un fuoco di speranza nei cuori di chi, ogni giorno, abbandona la lotta ai propri diritti. Chi lotta può perdere una volta, chi non lotta lo farà ogni giorno.

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