Nell’udienza generale Papa Francesco ha invitato le istituzioni italiane a semplificare l’iter per l’adozione: viatico affinché possa realizzarsi il sogno di tanti bambini di avere una famiglia e di tante coppie che desiderano un figlio.
L’invito all’adozione
Nell’udienza generale dedicata al lavoro di catechesi su san Giuseppe, Papa Francesco ha lanciato un appello alle coppie. Un invito all’adozione. “Non bisogna avere paura di scegliere la via dell’adozione,” ha dichiarato il Pontefice. Non bisogna tempere “di assumere il ‘rischio’ dell’accoglienza,” ha proseguito.
Ha poi invitato le istituzioni a semplificare l’iter per l’adozione: “Auspico che le istituzioni siano sempre pronte ad aiutare in questo senso dell’adozione, vigilando con serietà ma anche semplificando l’iter necessario perché possa realizzarsi il sogno di tanti piccoli che hanno bisogno di una famiglia, e di tanti sposi che desiderano donarsi nell’amore”. Una scelta, quella di donare una famiglia a chi non ne ha una, che, a detta del Pontefice, “è tra le forme più alte di amore e di paternità e maternità. Quanti bambini nel mondo aspettano che qualcuno si prenda cura di loro! E quanti coniugi desiderano essere padri e madri ma non riescono per motivi biologici; o, pur avendo già dei figli, vogliono condividere l’affetto familiare con chi ne è rimasto privo”.
L’inverno demografico
Papa Bergoglio ha posto, poi, l’attenzione sul cosiddetto “inverno demografico“, segnato dal drastico calo delle nascite. Problema che, negli ultimi anni, affligge in particolar modo anche l’Italia. Dal bollettino dell’Istat Natalità e fecondità della popolazione residente 2020, infatti, nei primi 9 mesi del 2021 le nascite in Italia sono 12.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020: un calo quasi doppio rispetto a quanto osservato tra gennaio e settembre dell’anno precedente. A ciò si aggiunge la marcata diminuzione del numero medio di figli per famiglia di cittadinanza italiana: 1,17, il dato più basso di sempre.
“Tante coppie non hanno figli perché non vogliono, o uno e non di più” ha osservato il Pontefice. Tuttavia, hanno “cani e gatti che occupano il posto dei figli”. Ha poi puntualizzato: “Questo negare la maternità e la paternità vi diminuisce, ci toglie umanità, la civiltà diviene più vecchia e senza umanità perché si perde la ricchezza della paternità e della maternità. E soffre la patria che non ha figli”.