Vi è mai capitato di andare in vacanza e sentirvi “schiacciati” dalla folla mentre siete in giro? Probabilmente è l’effetto dell’overtourism. Detto anche turismo eccessivo, si tratta del sovraffollamento di turisti che si viene a creare in una meta vacanziera e che, oltre a provocare malessere per i residenti, rovina l’esperienza di viaggio dei visitatori. Questo fenomeno ha portato la famosa pagina di travel guide, Fodor’s, a stillare una “No list” dei posti da evitare questa estate. In Italia sconsigliate Venezia e la Costiera Amalfitana. Ma da cosa nasce l’overtoursim e quali sono le sue conseguenze?
Cause dell’overtourism
Il termine “overtourism” è stato inserito per la prima volta nel dizionario Oxford nel 2018, e candidato come parola dell’anno. Questo perché se ne parla sempre più spesso, soprattutto per quei luoghi “famosi” che attirano visitatori “mordi e fuggi” che si intrattengono giusto il tempo di un selfie. Le cause di questo fenomeno sono molteplici: in primis l’eccesso di viaggiatori. L’Organizzazione mondiale del turismo prevede che nel 2030 il flusso internazionale di turisti supererà i 2 miliardi. Inoltre, la facilità degli spostamenti e l’aumento di viaggi low cost incentiva sempre più persone a spostarsi.
Soprattutto, però, nemici del turismo “sano”, sono i media. Tv e social influenzano le nostre mete turistiche, sempre più spesso le persone preferiscono raggiungere un luogo che ritengono “instagrammabile” perché visto nei profili social di un’influencer o in un film. Un esempio è quello della Thailandia a Maya Beach, dove è stato girato il film “The beach” con Leonardo Di Caprio. Negli anni la piccola spiaggia è stata invasa dai turisti costringendo il governo thailandese a vietare l’ingresso ai turisti per ristabilire il delicato equilibrio della baia.
I luoghi che devono riposare
Fodor’s, pagina di travel guide, ha citato diverse mete da lasciare a “riposo” per questa estate. La lista è stata ideata tenendo conto di tre tipi di luoghi: attrazioni naturalistiche che potrebbero sfruttare una pausa per rinascere, hotspot culturali afflitti dall’esaurimento delle risorse e località sparse in tutto il mondo colpite dalla crisi idrica. In Italia le mete più gettonate che avrebbero bisogno di un po’ di pausa sono Venezia e la Costiera Amalfitana. Le mete estere da evitare questa estate sono:
- Parigi
- Lake Tahoe (California)
- Antartide
- Barcellona
- Cornovaglia
- Amsterdam
- Maya Beach (Thailandia)
- Maui (Hawaii)
- Etretat (Normandia)
Le conseguenze
Le conseguenze dell’overtourism sono varie ed estremamente gravi. La distruzione di flora e fauna locali porta all’estinzione di interi ecosistemi naturali, come è accaduto per la barriera corallina. L’aumento dei rifiuti crea un grande problema ambientale di smaltimento e inquinamento. L’isola di Boracay, nelle Filippine, è stata chiusa al turismo proprio per questo motivo. Infine, è in aumento la fuga dei residenti dalla propria città. L’eccesso di turisti ha portato ad un aumento dei prezzi delle case e gli affitti e alla scomparsa di piccoli negozi e botteghe, sostituiti da shop turistici.
Per prevenire il problema, l’Assessore al Turismo dell’Alto Adige ha stabilito un tetto massimo ai pernottamenti in tutta la provincia. Invece, il Parco nazionale dei Calanques (Marsiglia) ha introdotto un sistema di prenotazione per le proprie spiagge, con un massimo giornaliero di 400 visitatori al giorno. È possibile, però, trovare delle soluzioni alternative che vadano bene per tutti. Si potrebbe promuovere il turismo in periodi diversi e in fasce orarie diverse dalle più gettonate oppure potrebbero essere creati nuovi itinerari e attrazioni turistiche diverse dalle più frequentate. Così il viaggio non risulterà più comodo e rilassante solo per i visitatori ma anche per il pianeta.