Oliver Rousteing di Balmain trasforma la sfilata in un approccio alla modernità, all’ereditarietà del marchio e al coinvolgimento della community.
Dal 28 settembre fino al 6 ottobre è in corso la Paris Fashion Week. Tra i pochi show fisici, nella terza giornata c’è stato quello di Balmain. La casa di moda francese quest’anno spegne ben 75 candeline ed in occasione della Spring/Summer 2021 molti sono stati i richiami al passato.
Il direttore creativo, Oliver Rousteing, ha dimostrato coraggio osando con ben 103 look. La collezione prende in parte ispirazione dall’archivio ed in parte si rifà alla modernità. Sei modelli aprono lo show con indosso completi grigi jacquard, poi il via al defilé. Un tripudio di colori fluo, tessuti stretch, spalle a pagoda, giacche allungate e pattern con le iniziali del fondatore Pierre Balmain. Poi tanti look da giorno, maglieria, completi sartoriali ma anche abiti luccicanti. Pare che Rousteing abbia utilizzato due milioni di cristalli Swarovski per realizzare dei party dress scintillanti.
Il pubblico? Presente su schermi LG ad ammirava la sfilata, su ciascuno era collegato in diretta un singolo personaggio del settore o un invitato. Da Anna Wintour a Cara Delavingne, un front row differente ha contraddistinto l’evento. La scelta di teletrasportare il pubblico in un parterre digitale si è rivelata una valida e simpatica alternativa in questi tempi pandemici. Rousteing ha regalato agli ospiti la possibilità di essere presenti da casa tramite un’emozionante videochiamata con la sfilata. Un gesto che ispira fiducia ed ottimismo, nonostante l’impossibilità di avere un pubblico fisico, lo stilista è riuscito così a renderlo partecipe.
di Chiara Del Prete