Ospedale a Caserta bocciato dall’Agenas per i tempi d’attesa troppo lunghi

Redazione Informare 27/05/2023
Updated 2023/05/27 at 4:16 PM
4 Minuti per la lettura

L’Agenas ha bocciato l’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Secondo l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, il nosocomio situato in via Tescione ha ottenuto il “bollino rosso” nella valutazione delle performance effettuata su un gruppo di 53 ospedali italiani, compresi 30 enti universitari e 23 aziende ospedaliere.

In questa valutazione, l’Agenas ha considerato per la prima volta la capacità delle Aziende Ospedaliere di raggiungere obiettivi assistenziali, tenendo conto delle risorse disponibili, sia dal punto di vista finanziario che professionale e tecnologico. L’agenzia ha creato un sistema di valutazione che mira a monitorare e analizzare le performance delle strutture sanitarie, segnalando eventuali scostamenti significativi nelle componenti economico-gestionali, organizzative, qualità, sicurezza e risultati delle cure, tenendo conto anche di equità e trasparenza dei processi.

Nel periodo 2019-2021, gli analisti dell’Agenas si sono concentrati sulle performance di 30 Aziende Ospedaliere Universitarie e 23 Aziende Ospedaliere. Tuttavia, l’obiettivo futuro è quello di valutare anche le aziende territoriali. Le 53 aziende sono state suddivise in base al numero di posti letto disponibili, distinguendo tra quelle con più o meno di 700 posti letto.

La valutazione dell’Agenas sull’ospedale a Caserta

La valutazione si è concentrata su cinque aree di performance: accessibilità, governance dei processi organizzativi, sostenibilità economico-patrimoniale, personale e investimenti.

Ogni area è stata analizzata attraverso specifiche sottoaree e indicatori. Ad esempio, per valutare l’accessibilità, sono stati considerati i tempi di attesa per interventi come la protesi d’anca entro 180 giorni e i tumori alla mammella, al colon, al polmone e alla prostata entro 30 giorni, oltre al pronto soccorso, agli accessi con permanenza superiore a 8 ore e agli abbandoni del pronto soccorso.

Per la governance dei processi organizzativi, sono state prese in considerazione l’appropriatezza, l’efficienza e l’attrattività delle procedure. Per la sostenibilità economica sono stati analizzati la gestione aziendale, i margini di ricavi dell’attività intramoenia e i costi operativi, tra gli altri.

Troppo lunga l’attesa per pazienti affetti da tumori

Per quanto riguarda il personale, è stato considerato il rapporto tra il numero di medici e infermieri e il numero di posti letto. È stata inoltre presa in considerazione l’obsolescenza delle attrezzature e la capacità delle aziende di rinnovare le proprie dotazioni. Secondo quanto emerso dal dossier, l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano ha ottenuto una valutazione negativa principalmente per quanto riguarda l’accessibilità.

Per quanto riguarda il periodo 2021, l’Agenas ha espresso un giudizio molto basso sull’accessibilità per i pazienti affetti da tumore alla prostata e al colon entro 30 giorni. Analogamente, la valutazione è risultata molto bassa per le protesi d’anca entro 180 giorni. Per quanto riguarda il tumore alla mammella entro 30 giorni, l’indice è classificato come basso. D’altro canto, l’accessibilità al pronto soccorso con un trattamento entro 8 ore è stata valutata come alta, mentre il valore per gli abbandoni è medio.

La governance dei processi organizzativi e il personale hanno ottenuto una valutazione bassa, con difficoltà nel raggiungere una media adeguata. Tra gli altri indicatori, è stato riscontrato un andamento stabile nel tempo, con una variazione positiva di circa lo 0,26% tra il 2021 e il 2019.

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