Traffico, smog, confusione e tanta tanta frenesia? Forse hai proprio bisogno di una “pausa” da tutto ciò. L’Orto Botanico di Napoli, curato dall’Università Federico II, è la soluzione ideale per te. Immergiti nella natura, scopri aneddoti e curiosità sul mondo che ti circonda e vivi un’esperienza unica con il “Museo all’aperto” immerso nel cuore del capoluogo partenopeo.
Orto Botanico di Napoli, una fioritura che va avanti da più di 200 anni
L’Orto Botanico di Napoli fu fondato agli inizi del XIX secolo, nel periodo in cui la città partenopea era dominata dai francesi; questi ultimi di fatto misero in pratica un’idea concepita in precedenza da Ferdinando IV di Borbone e la cui attuazione fu impedita dai moti rivoluzionari del 1799.
Negli anni diversi sono stati i direttori (in particolare Aldo Merola) che si sono susseguiti, ognuno dei quali ha aggiunto i tasselli necessari per rendere l’Orto uno dei fiori all’occhiello nel panorama culturale partenopeo e, soprattutto, europeo; costruendo un sistema ormai consolidato di interscambi con altri orti europei e turisti provenienti da ogni angolo del globo.
Un’oasi di storia e cultura
L’Orto Botanico di Napoli vanta un’estensione di quasi 12 ettari che vanno ad accogliere ben 9.000 specie di piante per un totale di 25.000 esemplari. Se vi aspettate un giardino in cui tutto è lasciato allo stato brado, questa realtà è pronta a sorprendervi. Tutte le piante sono infatti disposte secondo un criterio sistematico: il filiceto, l’area delle Pinophyta, il palmeto, l’agrumeto, l’area delle Magnoliophyta e piccole zone dedicate a singoli taxon di piante a fiore. Tutte le collezioni sono di fatto organizzate rispettando tutti i canoni dettati da criteri sistematici, ecologici ed etnobotanici.
Tra deserto ed esperimenti, questo Museo ha tutto
Un deserto a Napoli? Perché no. Questo il pensiero degli addetti ai lavori che quotidianamente curano nei minimi dettagli ogni angolo di questo museo all’insegna del verde. Passeggiando nei sentieri creati ad hoc per ottenere un’esperienza totalmente immersiva, avremo la possibilità di immergerci in aree in cui la mission principale è ricreare climi ideali e atipici per la crescita di alcune specie ben definite.
Le aree in cui le piante sono disposte seguendo questo criterio ecologico sono: il “deserto”, la “spiaggia”, la “torbiera”, la “roccaglia”, la “macchia mediterranea” e le vasche per le piante acquatiche. Nulla è di fatto lasciato al caso. Per quanto concerne invece “gli esperimenti”, abbiamo una Sezione sperimentale dedicata alle piante officinali.
Dunque un vero e proprio polmone verde all’interno della città, pronto ad incantare ed accogliere i visitatori con eventi periodici e strutture concepite per fornire un’esperienza unica e totalitaria all’insegna del verde, e non solo…