Cannavacciuolo Michelin

Orgoglio per Antonino Cannavacciuolo: Villa Crespi conquista la terza stella Michelin

Ludovica Palumbo 11/11/2022
Updated 2022/11/11 at 12:37 PM
3 Minuti per la lettura

Classe 1975, sangue campano nelle vene e ben 7 stelle Michelin conquistate nel corso della sua carriera, tutto questo è: Antonino Cannavacciuolo.

Nato a Vico Equense, ha iniziato la sua carriera proprio nella penisola sorrentina, per riuscire poi a realizzare il sogno di diventare chef patron proprio presso la famosa Villa Crespi sul Lago di Garda.

In questo luogo, entrato ormai a far parte del circuito Relais & Châteaux, Cannavacciuolo si è aggiudicato ben 3 stelle Michelin, una nel 2003, poi 2006 e l’ultima proprio qualche giorno fa.

Cosa vuol dire ottenere una Stella Michelin?

La Guida Michelin è una collezione di pubblicazioni annuali che oggi rappresenta ormai il guru per la valutazione della qualità di ristoranti ed alberghi in tutto il mondo. Dei veri e propri ispettori anonimi giudicano attraverso diversi criteri quali: tecnica, equilibrio tra gli ingredienti, personalità dello chef, rapporto qualità-prezzo e costanza della prestazione.

I diversi punteggi o meglio, il diverso numero di stelle, ha uno specifico significato. I ristoranti possono infatti ottenere da 1 a 3 stelle in base a:

  • 1 Stella: “cucina di grande qualità, merita la tappa”
  • 2 Stelle: “cucina eccellente, merita la deviazione”
  • 3 Stelle: “cucina unica, merita il viaggio”

Ottenere una stella è da sempre dunque per gli chef di tutto il mondo sogno ed ambizione. Ottenere una stella vuol vedere riconosciuto a livello internazionale il proprio talento e la propria bravura.

Antonino Cannavacciuolo entra nel gotha della cucina internazionale

Se già ottenere una sola stella è dunque un traguardo, figurarsi tre! Eppure chef Antonino Cannavacciuolo ci è riuscito, la sua Villa Crespi ottiene la terza stella michelin.

«Nei piatti lo chef Cannavacciuolo ci mette il cuore ma anche tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni», queste le parole del direttore guida Michelin Italia Sergio Lovrinovich.

Da sempre per Cannavacciuolo la cucina è passione ma anche grandi sacrifici, rinunce, duro lavoro. Ed è così che riesce a mantenere la sua semplicità e la sua umiltà. Dopo aver ottenuto la stella, ha deciso di dedicarla infatti non solo alla sua famiglia, ma anche ai suoi collaboratori, quella che definisce come una vera e propria “seconda famiglia”.

Certo, ottenere il massimo dei riconoscimenti nella Guida Michelin rappresenta sicuramente una grande soddisfazione ed un grande passo, ma lo chef resta fedele alle sue idee ed afferma che «la vera rivoluzione è cucinare bene, la storia si fa con la buona cucina».

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