Ora legale

Ora legale, sei pronto a “dormire un’ora in meno”?

Ludovica Palumbo 26/03/2023
Updated 2023/03/25 at 10:26 PM
3 Minuti per la lettura

Tra la notte di sabato 25 e domenica 26 marzo, la lancette dei nostri orologi si sposteranno di un’ora avanti, più lunghi i pomeriggi, più buie le mattine. Ma vi siete mai chiesti il perché dell’ora legale?

La storia dell’ora legale

Fu il noto Benjamin Franklin a parlare per la prima volta di questa ora legale sul quotidiano francese Journal de Paris. Il noto padre fondatore americano, sostanzialmente avanzava questa proposta con lo scopo di risparmiare sulla spesa in candele. Come? Inducendo la popolazione ad alzarsi più presto la mattina in modo da sfruttare la naturale luce solare. E questo non solo “spostando” le lancette dell’orologio, Frankiln addirittura parlava di tasse sulle persiane, divieto di circolazione notturna, sveglia a colpi di cannone al mattino…Tutte cose che stroncarono l’idea sul nascere.

Dovremmo aspettare infatti soltanto il britannico William Willett che, agli inizi del ‘900, propose lo spostamento in avanti delle lancette degli orologi vista la crisi economica causata dalla grande guerra. Così nel nel 1916 la Camera dei Comuni approvò il British Summer Time, introducendo lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante il periodo estivo.

Nello stesso anno, la proposta arrivò anche nel nostro Paese con non pochi problemi. Sarà infatti soltanto nel 1966 che la famosa “ora legale” entrerà in vigore con continuità prevenendo però all’inizio, una durata di quattro mesi, dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre.

L’ora legale dunque nasce con lo scopo di ottenere un risparmio energetico sfruttando di più la luce naturale e meno l’illuminazione elettrica tant’è che in molti paesi, l’ora solare è di fatto sospesa a favore dell’ora legale 365 giorni su 365.

“Ah che stanchezza”…

Eppure se da un lato l’ora legale strizza l’occhio all’ambiente, non sembrano pochi gli svantaggi per noi…

Pare infatti che nei giorni immediatamente successivi al “cambio dell’ora” siano in molti a lamentare disturbi per l’alterazione del ciclo sonno-veglia, quasi come se non ci si riuscisse a riprendere da un “jet lag globale” adattando il proprio ritmo circadiano a questo cambiamento.

Un recente studio dell’Università del Michigan inoltre, ha dimostrato come la mattina seguente al cambio d’ora si registra un’aumento della percentuale di subire un infarto cardiaco del 25% a causa della privazione del sonno e dello stress causato dal dover cambiare le proprie abitudini giornaliere.

Per lo stesso motivo, studi italiani, hanno invece dimostrato anche la correlazione tra cambio d’ora ed incidenti stradali. Pare infatti che nei giorni successivi allo spostamento dello lancette, si registri una percentuale superiore al 30% degli incidenti stradali.

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