È il 23 marzo del 1945 quando a Ionia, nel catanese, nasce Franco Battiato. Il poliedrico artista di origini siciliane oggi avrebbe compiuto 77 anni e confermato una carriera musicale che ha accompagnato generazioni di italiani.
«La sua morte, avvenuta quel 18 maggio 2021, ha segnato un riposo al termine di un’estenuante lotta per la vita contro la malattia che da anni lo debilitava, fino ad “asciugarlo” completamente», queste le parole del fratello Michele, rilasciate al Corriere della Sera.
Eclettico e sperimentatore, Franco Battiato è stato un pilastro della musica italiana. Ad affiancarlo Dalla, De André, Battisti e Tenco, in una generazione musicale che ha accompagnato la descrizione di un’Italia viva e segnata da profondi cambiamenti. Proprio per questo motivo i testi di Battiato, come quelli di Faber, non sono sempre stati compresi dalla critica e dal grande pubblico, del quale il maestro catanese è riuscito ad ottenere l’amore e la stima nel corso degli anni.
Da “Cuccurucucù” a “La cura”, passando per un “Centro di gravità permanente”, Battiato è considerabile come un vero e proprio esploratore della musicalità tutta. Come tutti i grandi maestri, la sua personalità è caratterizzata dagli astrusi nonsense e messaggi criptici, uniti in brani che sono stati capaci di oltrepassare schemi e barriere.
L’Essere speciale oggi non c’è più. Una mancanza che pesa fortemente nel panorama musicale italiano, come l’assenza di ossigeno in una stanza troppo stretta da cui evadere solo con la musicalità.
Buon compleanno maestro!