Il Palazzo Reale di Napoli celebra Dante Alighieri attraverso una mostra incentrata su tre tele. Esse raffigurano episodi della Divina Commedia, eseguite dal pittore Tommaso De Vivo. La mostra è allestita negli spazi della “Galleria del Genovese”, curata da Mario Epifani e da Andrea Mazzucchi.
I dipinti, realizzati per Vittorio Emanuele II in virtù del sesto centenario della nascita del sommo Poeta, sono stati successivamente divisi tra il Palazzo Reale, la Biblioteca Nazionale e la Reggia di Caserta.
Dante Alighieri
Dante Alighieri è stato un poeta, scrittore e politico italiano.
È considerato il padre della lingua italiana. La sua notorietà è dovuta alla paternità della Comedìa, divenuta celebre come Divina Commedia. La stessa è universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale.
Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia è per giunta anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concretizza nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti.
Dante fu inoltre un importante linguista, teorico politico e filosofo e spaziò all’interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale.
Dante apparteneva agli Alighieri, una famiglia di secondaria importanza all’interno dell’élite sociale fiorentina. Negli ultimi due secoli la famiglia aveva raggiunto una certa agiatezza economica.
Descrizione della mostra
Nella mostra sono presenti anche il dipinto di Domenico Morelli raffigurante Dante e Virgilio nel Purgatorio; e l’album di litografie di Antonio Manganaro, che illustra in tono satirico l’esposizione marittima visitata da Dante e Virgilio (l’anno è il 1871). Il percorso di visita, allestito dall’architetto Lucianna Iovieno, è arricchito dalle proiezioni multimediali realizzate da Stefano Gargiulo che illustrano, attraverso immagini tratte da codici miniati, il viaggio di Dante nell’aldilà.
Il direttore Epifani ha annunciato che la siffatta mostra inaugura l’attività espositiva del nuovo museo autonomo del Palazzo Reale di Napoli in ambienti appositamente allestiti in prossimità dell’Appartamento Storico. Con questo affondo sulle collezioni nel periodo del Regno d’Italia ha inizio il lavoro di indagine preliminare a un intervento di revisione dell’allestimento dell’Appartamento, basato sugli inventari storici.
La mostra è organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la Biblioteca Nazionale di Napoli, l’Archivio di Stato e la Reggia di Caserta.
di Giovanni Terzi