Il 2 Ottobre, come da tradizione, si ricordano i Santi Angeli Custodi. E come non ricordare, in questa giornata, il brano “Il nostro caro Angelo” cantato dalla voce di Battisti.
La canzone fu composta nel 1973 (diede il nome all’intero LP) e coincise con la nascita del primo e unico figlio di Lucio, Luca.
Si suppose che il nome all’album e l’omonima canzone si riferissero al “Nostro caro figlio”. Si mal suppose. Sappiamo tutti che i figli non sono angeli semmai diavoli a metà… in trasformazione.
Il nostro caro Angelo: significato del brano
E allora? Mogol dichiarò che il testo del brano che lui aveva scritto era una critica nei confronti della Chiesa cattolica: «Il nostro caro angelo è l’ideale. Effettivamente è un testo un po’ difficile, però è autentico».
«Guarda che è semplicissimo, te lo posso spiegare in tre parole: voglio dire che l’ideale dell’uomo è distrutto man mano che si vive, perché è chiaro che chi vive con le ali viene ferito. Allora si mettono i remi in barca e si comincia a fare il discorso del compromesso; qui c’è proprio il tentativo di difendere questo ideale, le ali bianche non servono più. L’uomo condannato da questa Chiesa, visto come un peccatore, oscura sempre di più: è un discorso contro la Chiesa fatto con mezzo milione di copie, è un discorso sociale, assolutamente».
Di Vincenzo Russo Traetto