Privilegiati, favoriti ed aiutati ad arrivare al successo per i propri rapporti di parentela. C’è sempre qualcuno che ha in famiglia uno zio attore, il cognato del fratello che fa il produttore oppure una cugina di una cugina con un amico nella moda. Insomma, gira e rigira si beccano i figli di o, come di recente sono stati battezzati, i nepo babies.
Di nepotismo in giro ce n’è sempre stato, e sempre meno viene premiata la meritocrazia. Per chi conoscenze non ne ha o non possiede parenti nel campo in cui vorrebbe affermarsi, è difficile sbaragliare ma è più semplice guardare con invidia chi invece ne dispone.
Semantica di una nuova espressione
L’unione di due parole inglesi conia una categoria a cui non avevamo concesso la giusta attenzione. L’espressione combina nepotism ossia nepotismo e babies cioè bambini. Con ciò si fa riferimento a coloro che hanno conquistato posizioni lavorative ambite non solo per le loro qualità e capacità ma anche perché figli o nipoti di qualcuno già affermato nello stesso settore.
La formula ha iniziato a diffondersi in riferimento ai figli altrettanto famosi di attori, registi e altri personaggi di Hollywood. Anche fuori dall’America diventare attore, cantante o modella è più semplice se puoi contare su un parente diretto o alla lontana che indica la retta via garantendo con la propria fama.
La locuzione è nata da un tweet su Maude Apatow, la Lexi Howard di Euphoria, figlia del comico Judd Apatow e dell’attrice Leslie Mann. Il tema ha fomentato gli utenti diventando una discussione grazie al New York magazine. Volendo approfondire il tema, a dicembre la testata ha proclamato il 2022 come “l’anno dei nepo babies”, dedicando a questi ultimi una copertina e un articolo intitolato: She has her mother’s eyes. And her agent.
Il titolo ironicamente pungente riassume un testo che ha coinvolto molti nomi noti e ha aperto il vaso di Pandora ai lettori ignari dei famosi ma non troppo. Oltre alla curiosità scaturita per scoprire i dettagli interpersonali nelle vite delle celebrità, l’articolo chiede all’ingenuità giovanile di svegliarsi dinanzi ai meccanismi dietro la popolarità dei vip. Ciò non toglie ai suddetti famosi qualità e prestanza ma fa riconsiderare l’immagine complessiva, ottenuta con o pseudo gavetta.
La schiera di nepo babies
I bimbi del nepotismo sono ovunque. Sono sempre esistiti solo che, a puntare la lente d’ingrandimento si scoprono tutti i fili di parentela. E allora, anche chi non avremmo mai sospettato, si scopre possessore di una connessione conveniente. Quindi ai nostri occhi sfuma parte di quella meritocrazia affidata alle performance o all’immagine di suddetti personaggi.
Il numero del 19 dicembre del New York Magazine analizza i nepo-babies dei vari settori. L’articolo principale scritto da Nate Jones contiene una lunga serie di rappresentazioni grafiche degli alberi genealogici delle gerarchie hollywoodiane. Alcuni sono già noti ai più come Lily Rose Depp, figlia dell’attore Johnny Depp e della modella Vanessa Paradis. Lily è approdata alla fama sfilando come la mamma ma si è riscoperta anche attrice come il papà, sarà la protagonista di una serie HBO in uscita nel 2023. Anche Maya Hawke, la Robin delle ultime stagioni di Stranger Things ha genitori famosi: Uma Thurman e Ethan Hawke.
L’articolo ha diffuso anche parentele poco risapute e meno giovani. Tra i più affermati il giornalista individua Jane Fonda, Ben Stiller, Drew Barrymore, George Clooney, Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Anjelica Huston. Tutti con genitori o parenti più o meno famosi nel settore cinematografico. Nel testo si accenna poi agli “industry babies”, figli di persone non famose ma ben inserite nell’industria cinematografica come Kristen Stewart, Jonah Hill e Timothée Chalamet.
Non dimentichiamo la moda, che pullula anch’essa di nepotismo grazie anche all’ereditaria bellezza. Basta davvero ringraziare solo mamma e papà? È quel che ci si chiede nell’ammirare profili come Kaia Gerber figlia di Cindy Crawford, oppure Lila Moss figlia della supermodella Kate o ancora, Leni Klum figlia di Heidi Klum e Fabio Briatore. Anche i modelli hanno famous parents come James Turlington figlio di Christy o Paris Brosnan figlio dell’attore Pierce Brosnan.
La lista già lunga continuerà a crescere con l’entrata in scena di altri figli di. Senza troppi intoppi e un legame di sangue affidabile, entreranno dalla porta principale della notorietà
Meritocrazia contro Nepotismo
L’una non annulla l’altra, ossia, si può essere bravi anche col papà pluripremiato agli Oscar. Semplicemente il presupposto che i figli aspirino a ripercorrere i passi dei propri predecessori pone nette differenze. Se vi state chiedendo semmai la meritocrazia batterà il nepotismo, è indispensabile guardare allo status quo. Se non si basa principalmente sul merito ed i figli continuano a seguire i destini dei padri, la battaglia non è vinta.
E i nepo italiani?
Per un quadro più patriottico si potrebbe pensare a tutti i grandi nomi italiani che hanno ricevuto in eredità vocazioni e carriere dai genitori. I più risaputi appartengono alla cerchia cinematografica di una certa datazione. Sovvengono alla mente cognomi come De Sica, Gassman, Tognazzi. In questo caso non si possono definire nepo babies perché l’espressione ancora non era stata inventata, tuttavia resta la scia di nepotismo. Tra nomi più recenti invece possiamo includere Aurora Ramazzotti, Sara Daniele e Ignazio Moser.