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Natale: le origini della festa più amata dai bambini

Roberto Sorrentini 25/12/2021
Updated 2021/12/25 at 12:30 PM
6 Minuti per la lettura

Il Natale è sicuramente la festa più apprezzata dalle famiglie italiane, dispensatrice di un’atmosfera magica e di grandi insegnamenti morali, quali il perdono. Dicembre diventa il mese dell’anno maggiormente atteso da tutti, è caratterizzato dalle grandi tavolate in compagnia delle persone care, amici e parenti, dall’allestimento di un albero traboccante di decorazioni ma soprattutto di doni, di un presepe raffigurante la nascita di Gesù e arricchito da pastori, re magi, il pescatore, la meretrice, i commercianti e molte altre statuine.

Quando si inizia a decorare l’albero? È ormai un’usanza popolare addobbare l’albero il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, tra i pezzi più comuni che sfilano su di esso troviamo nastri, fiocchi, ghirlande, palline, luci, campanellini e angioletti.

Come ogni festa che sia degna di nota prevede anche delle particolari ricette, in Italia ogni regione ha le sue pietanze di punta, partendo dai dolci, impossibile non citare i canestrelli e i gobeletti liguri, le “ossa da mordere” e il panettone lombardo, il pandoro di Verona, i cantucci toscani, gli amaretti morbidi della Sardegna, la pastiera napoletana, gli struffoli e i rococò campani.

A Natale la lasagna, i cannelloni o in generale, la pasta al forno, sono portate molto comuni, è possibile ammirarle in tutte le loro possibili sfaccettature, anche in abbinamento ad ingredienti apparentemente bizzarri.

Tra i secondi di carne più apprezzati ci sono il polpettone, l’arrosto di maiale, le salsicce, l’agnello, il coniglio e il pollo, quest’ultimi rivisitato in molte varianti: pollo alla mediterranea, pollo in camicia, pollo alla pugliese, pollo in gelatina e il pollo all’arancia. Stoccafisso, merluzzo, salmone, gamberi e il polpo sono solo alcuni dei pesci che popolano le tavole dei nostri connazionali in questo periodo.

Santa Claus è divenuto l’icona egemone del Natale, una figura frutto di secoli di evoluzione, un personaggio con una storia che affonda le proprie radici nella tradizione cattolica e che ha subito le influenze di diversi miti e culture, poesie e pubblicità televisive.

La figura di Babbo Natale è correlata a quella di San Nicola, uomo avvolto nel mistero, di fatto le scarse notizie storiche hanno fatto in modo che la sua vita fosse condita con dettagli appartenenti alle vite di altri santi.

Nato a Patara nel 270, figlio unico di ricchi genitori che mostrò fin da subito i segni della sua santità. Divenne vescovo in Turchia, il suo nome compare tra quelli dei partecipanti al primo Concilio di Nicea, una riunione di tutti i vescovi della Chiesa cristiana per ristabilire la pace nell’Impero di Roma, turbata dall’arianesimo.

Si dice che dalle sue reliquie sgorgassero oli profumati dai poteri miracolosi. Il culto di san Nicola si espanse in Occidente grazie ai marinai bizantini divenendo il loro protettore.

Divenendo famoso a livello internazionale la sua biografia fu arricchita di nuovi episodi, tra questi proponiamo la storia di tre fanciulle povere che stavano per essere obbligate alla prostituzione dal padre.

San Nicola regalò ad ognuna di loro un sacco d’oro che si offrisse come dote per farle sposare, tramite questo mito il vescovo giovò della fama di generoso portatore di doni.

Prima che in Germania prendesse piede il cristianesimo, regnava una credenza folkloristica: ogni anno il dio Odino, insieme ad altri dei, andava a cacciare nei giorni del solstizio d’inverno.

I bambini dovevano porre i propri stivali vicino al camino e riempirli di carote, paglia e zucchero da regalare al cavallo volante di Odino. Come ringraziamento il dio riempiva gli stivali con regali o dolciumi.

Questa pratica si era mantenuta in Belgio e in Olanda, ed era associata alla figura del santo, difatti Santa Claus deriva da Sinterklass, ovvero San Nicola in olandese.

Babbo Natale non è sempre stato l’anziano corpulento con la barba bianca e il costume rosso, questa è la tipica descrizione che siamo abituati a sentire ma che ha preso piede solo sul finire del XIX secolo.

Clement Clarke Moore scrisse una poesia che sarebbe diventata anche canzone di Natale dal titolo “A Visit from Saint Nicholas”. In questo componimento oltre agli attuali tratti fisici e del vestiario, si fa riferimento al suo speciale mezzo di trasporto, una slitta trainata da renne e ha contribuito a separare la figura del santo e di Babbo Natale, il primo omaggiato il 6 dicembre, il secondo invece opera la notte tra il 24 e il 25 dicembre.

Vi lasciamo con un paio di curiosità interessanti: la Statua della Libertà è un regalo di Natale da parte dei francesi e non tutti sanno che la prima canzone ad essere stata cantata nello spazio è Jingle Bells, i due astronauti protagonisti della vicenda sono Schirra Jr. e Thomas P. Stafford. A bordo della navicella Gemini 6, conclusero il primo attracco della storia ad un’altra navicella, la Gemini 7.

 

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