Torna lo scontro con il Verona dopo l’ultima dello scorso campionato, per il Napoli una partita che ha il sapore del riscatto
Finisce in parità lo scontro tra Napoli e Verona. Gli azzurri avrebbero dovuto confermare il proprio stato di forma ma soprattutto non perdere l’opportunità di restare in vetta alla classifica. Una partita dura, che ha visto il Verona finire in nove con doppia espulsione per somma di ammonizione. Il tabellino ci riporta delle statistiche favorevoli agli azzurri, ma per chi ha visto la partita appare chiaro che il Verona non ha risparmiato nulla.
I partenopei sono stati accolti da uno stadio quasi pieno. La possibilità offerta ai gruppi organizzati di occupare la parte inferiore della Curve senza timore di incorrere in multe per il cambio posto, ha certamente spronato un numero di tifosi alla partecipazione. I tagliandi venduti per quel settore in particolare sono stati 300, sul totale di 25.000, ma a leggere i social sembrerebbe che non tutti siano entrati. Trattamento particolare riservato ai tifosi della squadra ospite che per problemi di ordine pubblico sono riusciti ad accedere solo nell’intervallo tra primo e secondo tempo.
Divide le opinioni dei tifosi la maglia dedicata a Maradona
Il Napoli è sceso in campo con la maglia commemorativa per l’anniversario della morte di Diego Armando Maradona. Verrà utilizzata ancora una volta solo contro l’Inter il 21 novembre e la celebrazione dell’anniversario dovrebbe terminare con la collocazione di una statua del campione nel piazzale antistante lo stadio a lui dedicato.
Piace, non piace. Sembra abbia fatto arrabbiare anche gli eredi, almeno così hanno riportato alcune testate giornalistiche quando le prime indiscrezioni in merito hanno cominciato a trapelare. Ma la nuova collaborazione con EA7 sta portando tante novità nel guardaroba degli azzurri, particolare è stata anche la maglia dedicata ad Halloween. E anche questa maglia commemorativa ha fatto segnalare un record di acquisti.
I gol del match nei primi 20 minuti
Comincia in salita il match per il Napoli, andato in svantaggio al 13′ con un’indisturbata incursione del Cholito Simeone. La reazione praticamente immediata di Insigne che su una girata al volo di Zielinski spara alto di poco sulla porta avversaria. Appena tre minuti e su invito di Fabian Ruiz arriva il pareggio con la firma di Di Lorenzo: destro, basso e centrale che non lascia scampo a Montipò.
Protagonista assoluto di questa partita proprio il portiere del Verona che ha salvato la porta in numerose occasioni durante tutto il match, precludendo la vittoria azzurra.
Ancora un arbitraggio all’inglese questa sera: Ayroldi ha lasciato correre forse un po’ troppo e restano tanti dubbi su alcuni falli dalle parti della porta veronese. Sul finale, nel timore di perdere il controllo di una partita diventata durissima, si è arrivati a due espulsioni per la squadra ospite. Dimostrazione di un gioco fin troppo ruvido.
Il Napoli orfano di Koulibaly sbanda ma Juan Jesus ce la mette tutta
Di solito spettatore pagante, stasera Ospina ha avuto parecchio da fare. In più di un’occasione il Verona si è spinto in area azzurra, complice una difesa non del tutto stabile. Ha fatto il possibile Juan Jesus ma è evidente che avrebbe bisogno di giocare di più. Ha sbandato parecchio anche Mario Rui stasera che non è riuscito a replicare le buone prestazioni delle ultime partite. Notevole come sempre l’apporto di Anguissa a centrocampo, ormai uomo imprescindibile da questo Napoli, replica invece una impalpabile prestazione Zielinski sempre più la brutta copia del giocatore che ci ha fatto urlare di gioia in passato.
Spalletti ha provato a cambiare le sorti del match con i cambi, mossa riuscita nelle ultime partite ma non stasera. Siamo sempre di più Osimhen – dipendenti, ma convincono anche le prestazioni di Insigne e dei subentrati Ounas, Petagna e Mertens che sul finale ha trovato un palo esterno che gli ha negato la gioia del gol.
Le nostre pagelle
Ospina 6; Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 6, Juan Jesus 6, Mario Rui 5; Anguissa 7 (85′ Mertens 6), Fabian Ruiz 6; Politano 5,5 (61′ Lozano 6), Zielinski 5,5 (61′ Elmas 5,5), Insigne 6 (85′ Ounas s.v.); Osimhen 6,5 (90′ Petagna s.v.).
di Alessandra Criscuolo