Il problema del traffico per la città di Napoli è ormai divenuto quasi una peculiarità che, se combinata con l’introduzione di cantieri nei punti nevralgici, vedi Via Marina, rischia di paralizzare totalmente il capoluogo partenopeo. A farne le spese però non sono solo i semplici cittadini, ma anche i professionisti, come accade ad esempio per la classe dei tassisti.
Tassisti, mercoledì 19 aprile si rischia lo sciopero
I tassisti chiedono a gran voce un sistema che permetta di rendere il loro servizio concorrenziale, dovendo quotidianamente “fronteggiare” le multinazionali che ormai operano in pianta stabile nella città. Se non dovesse arrivare in tempi brevi una risposta dall’amministrazione, il 19 aprile sarà ufficialmente sciopero.
Guido Savastano: “Chiediamo percorsi alternativi”
Ad annunciarlo, tramite una nota, è stato Guido Savastano dell’Associazione Tassisti di Base: «Le motivazioni sono diventate oramai standard: chiediamo al sindaco se le multinazionali, quelle che operano con la propria autonomia, possono espletare il servizio sul territorio campano. Il traffico non ci rende concorrenziali nel settore della mobilità, e comporta al tassista ulteriori consumi di carburante e usura dell’autovettura. Per questo chiediamo percorsi alternativi per ridurre il caos che incombe nel centro storico cittadino. Solo così possiamo rendere il servizio taxi concorrenziale, veloce e comodo, come dovrebbe essere»