spazio 57

Napoli, lo Spazio 57 espone Gargiulo e D’Alessio

Giovanna Di Pietro 19/05/2023
Updated 2023/05/18 at 4:14 PM
2 Minuti per la lettura

Lo Spazio 57 a Napoli ospiterà una live performance di Dario Gargiulo e Ciro D’Alessio venerdì 19 maggio dalle ore 18:00. I due artisti campani hanno collaborato nella mostra in esposizione presso la galleria, intitolata “Chaos e Cosmos“, fino alla fine di maggio. L’ingresso alla mostra e all’evento di questo fine settimana è gratuito. Oltre alla mostra, lo spazio della galleria ospita anche alcune stampe e opere di: Joseph Beuys, Andy Warhol e Mario Schifano.

La mostra allo Spazio 57

Lo Spazio 57 espone diverse opere che indagano il rapporto tra creazione e dissoluzione delle forme, spesso prendendo in prestito personaggi e significati dalla mitologia greca. Il “chaos” è la divinità greca capace di generare ogni cosa, mentre il “cosmos” è l’ordine nato dallo stesso. Ciro D’Alessio è un pittore di Pozzuoli, che si occupa principalmente di pittura astratta, grazie a un tratto materico e potente. Dario Gargiulo è un orafo che, sotto il marchio DarioJewelDesign, crea delle micro-sculture in argento e oro, riprendendo temi naturali dalla forte simbologia.

Il concetto dell’esposizione

L’immaginario dei due artisti, riuniti nella mostra, attinge a un ricco panorama naturalistico e storico, che pone particolare interesse rispetto alle forme contemporanee. Il tema su cui entrambi hanno lavorato, quello dell’ordine e del caos, è una ricerca che parte da lontano. Il comunicato stampa della galleria recita: “La forma solida e il colore fluido, entalpia ed entropia, apollineo e dionisiaco, l’eterna lotta ciclica tra la creazione e la dissoluzione, ancora una volta “prende forma” o “perde forma” in nuove proposte artistiche, in un dialogo che dura dalla creazione del mondo”.

Gargiulo è “un creativo, interprete di storia e mitologia, che dalla progettazione sviluppa la creazione di gioielli in forme nuove, innovative e rivoluzionarie”. D’Alessio, al contrario, usa il linguaggio della pittura “cercando di liberare dalle forme impresse ad olio e acrilico sulle tele, l’elemento primordiale, facendo fuoriuscire e rievocando in un percorso a ritroso la situazione primigenia”.

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