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Napoli: le associazioni lanciano l’appello “Lungomare resti pedonale”

Redazione Informare 05/01/2022
Updated 2022/01/05 at 5:05 PM
2 Minuti per la lettura
Tra pochi giorni il sindaco neoeletto di Napoli Gaetano Manfredi dovrà decidere la sorte di Via Partenope. Nel dettaglio, si dovrà scegliere se confermarne la pedonalizzazione o riaprirla al traffico veicolare. A tal proposito, le associazioni Fiab Napoli Cicloverdi, GreenItalia Campania, Legambiente Parco Letterario Vesuvio, Legambiente Iride, Gentegreen e WWF Napoli lanciano un appello all’Amministrazione Comunale.

Le parole delle associazioni

Se l’amministrazione dovesse decidere di confermare l’uso pedonale del Lungomare, questa scelta avrebbe un “valore simbolico e culturale“. Napoli, in tal senso, sceglierebbe di migliorare la propria vivibilità urbana e di utilizzare la “bellezza” come risorsa economica. Al contrario, riaprire al traffico veicolare sarebbe un provvedimento che penalizzerebbe le risorse paesaggistiche e architettoniche della città. Le associazioni, inoltre, aggiungono che l’amministrazione “non devono fare passi indietro sulla mobilità sostenibile ed è necessario potenziare il trasporto pubblico“.

La proposta degli ambientalisti

Seguendo l’ultimo PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) e PUMS (Piano Urbano della Mobilità sostenibile), è stata già sancita la pedonalizzazione definitiva di via Partenope. Tale decisione rispetta le direttive europee che vedono tale strumento essenziale per riorganizzare la mobilità urbana e ridurre l’impatto sull’ambiente. Le associazioni ritengono che il Lungomare non debba trasformarsi in un autostrada cittadina, auspicando che essa rimanga uno spazio di socialità.
La proposta degli ambientalisti è quella di formare un lungo tratto pedonale che parta da Piazza Dante e arrivi fino a Via Partenope, passando per via Toledo e piazza del Plebiscito.

In questo quadro, le associazioni chiedono di concordare un Protocollo d’Intesa con il Comune, che s’inquadra nello scenario dell’European Green Deal in contrasto coi cambiamenti climatici. Per realizzare tale obiettivo, però, è necessario puntare sul trasporto pubblico, sulla ciclabilità e sulla mobilità sostenibile, oltre all’attuazione della legge del Mobility Management.

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