“Signori si nasce”, esclama Totò nell’omonimo film di Mario Mattoli del 1960, in cui interpreta il barone Ottone Spinelli, detto Zazà.
E lui lo nacque, e lo fu per sempre. Di pochi attori, infatti, si ricordano in modo così dettagliato le battute pronunciate nei vari film. Di Totò sì. A volte, nel ritmo frenetico della quotidianità, ci capita, improvvisamente, di ricordare qualche suo sketch comico e ci sorprendiamo a sorridere da soli, pensando al modo in cui solo lui sapeva ironizzare sulle situazioni più imbarazzanti.
E’raro che una sua immagine (con frase annessa) non sia presente nelle nostre dimore; la si considera un portafortuna, una sorta di antidoto contro l’invidia e la cattiveria. Spessissimo, all’ingresso di un negozio campeggia un quadretto con la scritta: “Quello che vuoi per me, il doppio lo auguro a te”; e tante altri aneddoti, pensieri esilaranti, che si possono adattare alle più disparate vicissitudini. Una fra tutte e che fotografa tuttora la realtà che stiamo vivendo è questa: “A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?”, e così tante altre, che, attraverso l’ironia, cercano di sdrammatizzare ogni tematica “scottante”.
A 50 anni dalla scomparsa del “Principe della risata” (avvenuta a Roma il 15 aprile 1967), Napoli conferisce la laurea honoris causa alla memoria a Totò, nel corso di una vera e propria cerimonia, che avrà luogo domani, mercoledì 5 aprile, alle ore 12:00, nell’aula magna dell’Università Federico II.
All’importante evento parteciperà anche il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, entusiasta dell’iniziativa e grande fan di Totò:
“Domani sarò a Napoli per il conferimento della laurea honoris causa alla memoria a Totò. Una bellissima idea per cui ringrazio Renzo Arbore e Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II. Il mio amore per Totò è sconfinato sin dall’infanzia e ricordo ancora come uno dei miei primi dolori da bambino la notizia della sua scomparsa. Ma sarò a Napoli soprattutto come Ministro della Cultura, per condividere la scelta dell’Università di riconoscere la laurea a uno dei più straordinari, immensi artisti dell’Italia del Novecento. Totò ha regalato a milioni di persone di tante generazioni attimi di felicità e allegria: le cose più preziose che si possono donare. E di questo non potremo mai smettere di ringraziarlo”.
di Teresa Lanna
(amoreperlarte82@gmail.com)