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Napoli, le elezioni comunali e il nome di Maresca

Donato Di Stasio 22/11/2020
Updated 2020/11/22 at 6:19 PM
3 Minuti per la lettura

Nella prossima primavera ci saranno le elezioni per il comune di Napoli, che sanciranno la fine dei due mandati consecutivi dell’attuale sindaco Luigi De Magistris, in carica dal 2010.

C’è tanta attesa, dunque, per conoscere i nomi dei prossimi candidati alla carica di sindaco. Da alcuni mesi ormai, tra questi spunta il nome di Catello Maresca, magistrato antimafia che ha messo in cella Giuseppe Setola e Michele Zagaria, due dei boss più pericolosi degli ultimi decenni. Maresca è oggi sostituto procuratore presso la Procura Generale di Napoli, ma in molti sono certi che sarà uno dei protagonisti della prossima campagna elettorale della città partenopea.

In un articolo pubblicato questa mattina sul quotidiano “Il Mattino”, Giuseppe Crimaldi ha scritto a proposito del magistrato: “In quel circo Barnum della politica del chiacchiericcio, del detto e non detto, lui (Maresca) proprio si rifiuta di addentrarsi.”
Durante un incontro con la redazione di Informare, a settembre, lo stesso Maresca dichiarava: “Oggi vorrei che la politica tornasse a dare la percezione che vengano impiegate le forze e le competenze migliori. Nel 1992, a vent’anni, mi chiesero di entrare in politica, ma mi accorsi subito di detestare ogni momento di quei giorni perché sembrava che ognuno facesse il contrario di quanto aveva promesso ai cittadini. Quello politico era un mondo che andava in una direzione completamente opposta al mio sistema valoriale.”

Perché allora il profilo di Catello Maresca viene associato continuamente a uno o più partiti? Perché ricorre spesso il suo nome? C’è qualcosa di vero in tutto quello che leggiamo?

“Catello Maresca è sicuramente un magistrato impegnato in prima linea nel sociale, e non a chiacchiere ma come uomo del fare. Sono in molti a corteggiarlo. Tirato per la giacca da diversi partiti nelle ultime settimane, Maresca esclude – sussurrandolo a bassa voce ai suoi pochi fidatissimi amici – di volersi far mettere una casacca di partito”, si legge nell’articolo di Crimaldi. Questo ci fa capire che il magistrato è uno dei pochi che veramente si impegna per il bene di Napoli, anziché parlare dei suoi problemi e dei suoi mali.

Un esempio può essere la onlus, fondata nel 2017 proprio da Maresca, “Arti e Mestieri” che fa volontariato e indirizza giovani che hanno problemi verso il mondo del lavoro.

di Donato Di Stasio   

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