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Napoli, Catello Maresca: “50% risorse del PNRR rimarranno inutilizzate”

Simone Cerciello 23/04/2022
Updated 2022/04/23 at 11:40 AM
2 Minuti per la lettura
Catello Maresca - Photo credit Antonio Ocone

Intervistato da Fanpage, Catello Maresca, presidente della commissione di vigilanza sui fondi del PNRR del Comune di Napoli, ha sollevato diversi interrogativi su quelli che da qui ai prossimi mesi saranno i possibili scenari in merito alla gestione dei fondi provenienti da questo piano. Non sono mancate inoltre delle osservazione in merito allo stato in cui versa la città partenopea ad oggi.

PNRR, fondi rimarranno inutilizzati

«Credo che oltre il 50% delle risorse destinate a Napoli rimarrà inutilizzato – ha spiegato – sia per incapacità progettuale del Comune sia per la velocità delle procedure. Tra pochi mesi dovremmo valutare i progetti realmente cantierizzabili su cui il Comune dovrà impegnare le risorse, lì avremo i numeri e non credo che la mia previsione si sbagli di molto».

Trasparenza sui bandi

«I siti non sono aggiornati, i cittadini sono completamente tagliati fuori dai controlli, dietro al problema della trasparenza si nascondono corruttela e infiltrazione camorristica, è un problema serio. Bisogna esigere massima trasparenza soprattutto in questo momento».

Commissariamento aziende comunali 

«La scelta dei commissari è una scelta che non condivido, ancor più se avviene per deresponsabilizzare perché anche qui ci vuole un progetto, un programma e il coraggio di dire che la gestione precedente non è andata bene, capire i motivi e non commettere gli stessi errori. Bisognava intervenire subito cambiando vertici in maniera strutturale e non eccezionale».

Case popolari, una ricchezza per la camorra

«Non si riesce a comprendere chi siano le persone legittimate ad avere un immobile e  spesso essi vengono gestiti da forme evidenti di illegalità, perché in questa disorganizzazione l’unica a trarne vantaggio è la criminalità organizzata. In commissione abbiamo sollecitato subito un intervento per capire la situazione, anche cambiando il soggetto gestore che non ha funzionato».

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