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Napoli: Biblioteca del Mare, un progetto unico al mondo

Giovanni Cosenza 16/11/2022
Updated 2022/11/16 at 12:11 PM
4 Minuti per la lettura

La Stazione Zoologica Anton Dorhn, all’interno della Villa Comunale di Napoli, ospiterà la Biblioteca del Mare, la raccolta di testi più importanti d’Europa nell’ambito della biologia marina. Il patrimonio librario, accessibile a tutti, sarà allocato in un edificio di proprietà di Poste Italiane, accanto al museo DaDoM, nella “Casina del Boschetto”, che sarà ristrutturato con i fondi del PNRR, che serviranno anche per la digitalizzazione dell’intero patrimonio librario.

«La più grande biblioteca d’Europa»

«Si tratta della più grande biblioteca del mare d’Europa – afferma Roberto Danovaro, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto Nazionale di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine – con volumi antichissimi che stanno per vivere una seconda giovinezza grazie a un progetto di digitalizzazione che li renderà fruibili a tutti i ricercatori del mondo, aumentando la capacità di studio sulla biodiversità dei mari. Riteniamo che avere pieno accesso alle informazioni scientifiche raccolte 150 anni fa sia fondamentale per capire che cosa è cambiato, come adattarsi e come contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla vita dei mari e degli oceani».

Nella nuova sede verranno trasferiti testi antichi, fotografie, documenti scientifici, corrispondenza e miscellanee tra le più prestigiose al mondo resi disponibili insieme a materiali che fanno parte già della Stazione Zoologica. La prima collezione libraria fu donata dallo stesso Dohrn per tutti gli scienziati che arrivavano a Napoli. 

Il patrimonio culturale della Biblioteca del Mare

La Biblioteca del mare contiene una delle raccolte più importanti d’Europa nel campo della biologia marina. Si articola in quasi 100.000 volumi (5,8 chilometri di libri) tra cui spiccano i primi testi naturalistici del ‘600 e del ‘700, i volumi delle spedizioni oceanografiche ottocentesche, la collana Fauna e Flora del Golfo di Napoli, le Pubblicazioni della Stazione Zoologica, e le miscellanee (raccolte di estratti) che fanno parte della Collezione Speciale della Biblioteca.

Si stima che le miscellanee siano circa 5000 e che contengano 148.000 estratti non inventariati. Proprio per questo, nel 2019 è iniziato un progetto di spoglio e catalogazione degli estratti contenuti nelle miscellanee (e ne sono stati processati, ad oggi, circa 12.000). Il progetto consentirà quindi di arricchire il patrimonio librario dell’ente, e di mettere in luce il legame esistente tra gli autori e la loro presenza alla SZN attraverso gli estratti firmati o con dediche, e i tavoli di studio (registri di permanenza degli ospiti alla SZN).

Le parole del Presidente Danovaro

Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Anton Dorhn fino ad agosto 2022

«Il progetto, inoltre – continua il Presidente Danovaro – ci consente, di concerto con il Comune di Napoli, di proseguire nel processo di valorizzazione della villa comunale. La nuova struttura, infatti, sarà aperta al pubblico, non solo a scienziati ma anche a studenti e appassionati, che potranno interrogare volumi antichi e pubblicazioni scientifiche recentissime grazie a sistemi digitali. Si affiancherà al Museo Darwin-Dohrn e all’Acquario per far sì che la villa comunale diventi realmente un luogo dove si può imparare divertendosi, dove conoscere meglio il mare che abbiamo di fronte e, allo stesso tempo, acquisire una maggiore sensibilità su come difenderlo e proteggerlo. Ringraziamo Poste Italiane e il Comune di Napoli che hanno creduto in questo progetto scientifico e culturale perché senza il loro supporto e disponibilità nulla sarebbe stato possibile».

«I tempi saranno stretti – conclude Roberto Danovaro – e seguiranno quelli previsti dal PNRR. Il sito è completamente da ristrutturare e procederemo ad una sua rifunzionalizzazione interna con un progetto architettonico molto all’avanguardia che concorderemo con la Soprintendenza ai Beni Culturali. Complessivamente prevediamo che si tratti di un investimento di circa tre milioni di euro. L’Ente sta investendo anche in capitale umano».

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