Napoli, al PAN conto alla rovescia per la retrospettiva su Escher

Redazione Informare 24/08/2018
Updated 2020/01/09 at 4:53 PM
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Dal 1 novembre 2018 il PAN (Palazzo delle Arti di Napoli), ospiterà una grande retrospettiva del grafico olandese Leeuwarden Maurits Cornelis Escher, con oltre duecento opere del maestro noto per le incredibili geometrie e le costruzioni impossibili. La mostra è organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Foundation ed il Comune di Napoli.
La retrospettiva su Escher sta girando in tutto il mondo e ha già battuto, negli ultimi anni, ogni record di visitatori. Oltre alle duecento opere del grafico rivoluzionario, ci sarà anche un’ampia sezione dedicata all’influenza che il suo lavoro e le sue creazioni ebbero sulle generazioni successive nei vari campi di applicazione, dalla pubblicità ai dischi, dai fumetti al cinema. Disegnare l’impossibile: questa era una delle peculiarità di Escher. Figure che non hanno né inizio né fine, pesci che si trasformano in uccelli, architetture impossibili… Le incisioni dell’artista olandese sono una sfida alla percezione e nascondono, sotto la loro apparenza, paradossi di logica. I primi a riconoscere l’originalità di Escher furono alcuni scienziati, attratti dalla simmetria e regolarità delle sue composizioni. Successivamente, poi, l’artista fu apprezzato anche dal vasto pubblico. Il motivo di questa predilezione è che le immagini di Escher, oltre ad essere belle, colpiscono il nostro senso logico. Se osserviamo Mani che disegnano, per esempio, oltre alla bravura dell’artista, ci attira l’assurdità dell’immagine. Si tratta, infatti, di due mani, ognuna delle quali disegna l’altra. Ci si domanda dove cominci e dove finisca l’azione rappresentata. Ci troviamo, infatti, di fronte ad una situazione apparentemente assurda, illogica, ambigua, ma che sta lì, davanti ai nostri occhi, rappresentata con una tecnica grafica su un foglio di carta. Di fronte a questo tipo di immagini, proviamo un’attrazione inspiegabilmente forte, che non dipende solo dalla loro bellezza, ma dall’affascinante meccanismo del pensiero che si scatena nella nostra mente nel momento in cui le osserviamo con attenzione e cerchiamo di spiegarle.

Con Escher, Napoli si conferma, ancora una volta, una vetrina speciale che permette agli appassionati d’arte, ma anche a semplici visitatori, di ammirare i capolavori dei più grandi artisti del Novecento.

di Grazia Martin

 

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