Nando Misuraca e l’“inconsapevole” Giancarlo Siani

Redazione Informare 03/12/2017
Updated 2017/12/08 at 12:12 PM
4 Minuti per la lettura

Il cantautore napoletano ci racconta del brano “Mehari Verde” e dei suoi prossimi progetti discografici

 

Sono passati trentadue anni dalla notte in cui il giovane Giancarlo Siani venne zittito con i colpi di pistola della criminalità organizzata. Trentadue anni in cui il sorriso di questo coraggioso giornalista è diventato uno sputo in faccia a quel tipo di delinquenza che non ha freni e che ancora si mostra nei nostri territori. La Mehari di Giancarlo Siani non cammina solo per le strade, ma attraversa le scuole, i musei, le opere d’arte ed anche la musica, ispirando chiunque senta il bisogno di salire a bordo. Uno di questi casi è quello di Nando Misuraca, cantautore napoletano con diciotto anni di esperienza alle spalle, ed oggi discografico indipendente.

Nando si definisce un “napoletano onesto, di quelli che producono” e per questo motivo, alla vista della Mehari verde non riuscì a trattenersi, dovette fare quello che il suo animo gli ordinava: imbracciare la chitarra e scrivere “Mehari verde”, una canzone dedicata al giovane Giancarlo. «Il mio è un Siani privato, inedito». Ogni omaggio, ogni celebrazione, porta punti di vista diversi, tasselli di un mosaico infinito che ha come protagonista questo ragazzo. «Di diverso rispetto agli altri omaggi c’è la figura di Giancarlo Siani uomo, non il simbolo anticamorra, non il giornalista. Un ragazzo che lottava per i suoi sogni. Se avesse fatto altro lo avrebbe fatto con lo stesso impegno, perché lui era un testardo ed era un passionale. Aveva altri interessi oltre al giornalismo, era una persona impegnata come tutti quanti noi. Rispetto alle altre vittime della camorra fa simpatia per questo sorriso che avvolgeva tutto il mondo. Inconsapevolmente attira di più, è un’icona perfetta. Io non credo che sia un eroe, ma un inconsapevole eroe».

Sono proprio gli “inconsapevoli eroi” i protagonisti del prossimo album di Misuraca, persone normali che con il loro vissuto hanno lanciato un messaggio diverso. «Sono sette storie italiane dedicate a persone che hanno in qualche modo, inconsapevolmente, dato un messaggio di totale normalità. Visto che la nostra è una nazione estremamente corrotta e difficile, il loro agire sano li ha portati ad essere “anormali”. Gli eroi sono Siani, Annalisa Durante, Federico del Prete, Lucia Montanino, e ad ogni storia sarà dedicata una tematica. Ci sarà una canzone dedicata a mio padre, vittima delle morti bianche, morto in una voragine nel 1999 a Materdei. Inconsapevolmente è un eroe perché la sua morte ha impedito ad un intero palazzo di crollare». L’impegno di Nando continua con la musica e con il suo ruolo da discografico nella “Suono Libero Music”, etichetta indipendente da lui fondata nel 2013 che conta nella propria schiera più di dieci artisti. «Siamo partiti da zero – ricorda il cantautore – e adesso ci girano cinquecento radio. Creiamo con i nostri artisti, per la maggior parte napoletani, un rapporto di familiarità e di aiuto concreto, lasciandoli percorrere strade più importanti qualora vi fosse l’occasione. Siamo un piccolo studio dalle grandi idee».

di Savio De Marco

Tratto da Informare n° 176 Dicembre 2017

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