Momenti di trascurabile (in)felicità è sicuramente un grande testo, probabilmente uno dei migliori dello scrittore casertano Francesco Piccolo. Scrittore e sceneggiatore, vincitore di numerosi riconoscimenti tra cui il Premio strega nel 2014 con il libro “Il desiderio di essere come tutti”, Piccolo è tra i più importanti autori dei nostri giorni.
Al suo fianco Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Pif: attore, regista e sceneggiatore palermitano, entrato nel cuore di tutti gli italiani con il celebre film “La mafia uccide solo d’estate“, vincitore del David di Donatello.
Tornano a Napoli, questa volta sul palco del Palazzo Reale Summer Fest, Pif e Francesco Piccolo con lo spettacolo “Momenti di trascurabile (in)felicità”, nella magica atmosfera dei Giardini Romantici.
Si susseguono sul palco i piccoli contrattempi della vita quotidiana, misti di allegria, dolore. A tratti si assapora l’amarezza, alcune volte l’allegria. Un parallelismo tra la vita reale e la vita pensata, le fragilità di ognuno che diventano ricchezza e si trasformano in un sorriso, giocando con le nostre fobie, debolezze e conformismi.
Si alternano i due protagonisti sul palco, raccontando le esperienze di ogni giorno: quelle futili, quelle a cui non facciamo caso, quelle di cui a volte ci dimentichiamo, ma che racchiudono il senso più profondo della vita. Le sfumature più profonde, con il sorriso (a volte spontaneo, amaro, complice) di chi affronta, ogni giorno, infiniti momenti di trascurabile (in)felicità.
Alla fine dello spettacolo, i due protagonisti hanno capovolto la serata. Il pubblico è diventato protagonista ed ognuno degli spettatori, liberamente, ha potuto raccontare un proprio momento di trascurabile in/felicità.
Pif e Francesco Piccolo emozionano, scatenano sorrisi e coinvolgono gli spettatori del Palazzo Reale Summer Fest. Con enorme complicità si sostituiscono sul palco, o a volte lo condividono, leggendo man mano dei pezzi del testo con trasporto passando da un estremo all’altro senza mai cadere nel banale. Ieri sera è stato un momento di (in)trascurabile felicità!
ph. Luisa Del Prete