Meta e SIAE: è tregua, ma quanto durerà?

Gianrenzo Orbassano 17/05/2023
Updated 2023/05/17 at 12:27 PM
6 Minuti per la lettura

Torna la musica sui social. Meta e SIAE, con la mediazione dell’Antitrust che nei giorni scorsi aveva praticamente imposto una riapertura del tavolo delle trattative dopo lo spacco dello scorso marzo, hanno raggiunto un accordo transitorio che consentirà almeno fino al prossimo 6 ottobre di far tornare nuovamente su Facebook e Instagram la musica tutelata dalla SIAE.

Nel comunicato stampa pubblicato sul suo sito ufficiale, la SIAE ha espresso “soddisfazione per questo risultato, cercato e raggiunto”, ma rimane comunque impegnata a tutelare gli interessi dei suoi iscritti continuando a “lavorare instancabilmente per raggiungere un accordo definitivo e duraturo” improntato all’equità e alla trasparenza, così come chiede anche la Direttiva europea sul Copyright.

Abuso di dipendenza economica

Il Garante italiano (Agcom) è quindi intervenuto per sbloccare la situazione di stallo richiedendo a Meta di riprendere la trattativa con SIAE e accusando il colosso statunitense di abuso di dipendenza economica. La risposta di Meta fu la seguente: “A dimostrazione del nostro impegno a portare avanti il tavolo delle trattative e a raggiungere una soluzione condivisa, invieremo a Siae un’ulteriore richiesta per prorogare il nostro accordo di licenza. Se Siae accetterà, potremo ripristinare la musica sulle nostre piattaforme nel corso delle trattative, garantendo così ad artisti e musicisti la piena tutela del diritto d’autore. Crediamo sia importante collaborare con l’industria musicale e nel valore della musica italiana, ci auguriamo di poter trattare con Siae come già facciamo con altri titolari di diritti in Italia, come Soundreef“.

I dettagli dell’accordo transitorio

L’accordo è stato firmato digitalmente con il rappresentante legale di Meta a New York, ma la sua natura precisa è protetta da un “gentlemen’s agreement“. Tuttavia, si sa che l’accordo si basa sulla proposta che Meta aveva avanzato ad aprile, ovvero quella di estendere il contratto di licenza scaduto a dicembre dell’anno precedente, alle stesse condizioni.

Di conseguenza, ora inizia il processo tecnico per riportare la musica su Facebook e Instagram, un’operazione che richiederà alcuni giorni. Ad esempio, pensiamo ad un musicista emergente che desidera condividere la propria musica su Instagram. Grazie a questo accordo, ora può farlo senza preoccuparsi di eventuali violazioni del diritto d’autore.

I motivi della spaccatura secondo la SIAE

A marzo scorso, le due società coinvolte hanno espresso i propri pareri con comunicati stampa e dichiarazioni ufficiali. Partiamo con la Siae: il direttore generale Matteo Freddi ha spiegato come alla Società italiana degli autori ed editori veniva richiesto di accettare una proposta unilaterale da parte di Meta. Trattasi del compenso da corrispondere all’organizzazione con sede a Roma per utilizzare le creazioni dei suoi assistiti sui siti dell’azienda di Mark Zuckerberg.

L’accordo sul prezzo non è stato trovato perché Meta è restia a condividere i dati di riproduzione delle singole nazioni. «Per noi conoscere quanto Meta guadagni è fondamentale per poter capire l’offerta che ci fanno. Ma al netto del fatto che non fornisce informazioni, che già di per sé è una cosa grave, loro a un certo punto ci hanno messo di fronte a una cosiddetta offerta take it or leave it, ovvero ci hanno messo davanti un numero e hanno detto o vi prendete questo o arrivederci e grazie».

La risposta di Meta

La risposta di Meta fu la seguente: «Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae. La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo, a partire da oggi, avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale. Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti».

I consumatori la parte colpita

L’AGCM aveva ritenuto che in tutta questa situazione i più colpiti siano stati i consumatori, poiché le pratiche considerate abusive limitano di fatto la scelta degli utenti, privati dalla possibilità di fruire dell’offerta musicale italiana e internazionale tutelata dalla SIAE. Il portavoce di Meta ha affermato che la società continuerà a negoziare con la Società Italiana degli Autori ed Editori “in buona fede” nella speranza di raggiungere un accordo a lungo termine. Nelle prossime ore, come concordato, verrà progressivamente ripristinata la disponibilità dei contenuti musicali sia su Facebook che su Instagram.

Tregua fino al 6 ottobre

Entro il prossimo 6 ottobre, quindi, ci saranno ancora diverse situazioni delicate da chiarire per rendere “definitivo” questo accordo, almeno fino al prossimo rinnovo. In particolare, l’attenzione è puntata verso il modello di Meta basato principalmente su un cifra forfettaria per l’uso dei brani nelle Storie e nei Reel, i formati più utilizzati che non prevedono una monetizzazione diretta.

SIAE, dal canto suo, non intende accettare alcun forfait senza informazioni precise che dimostrino che sia proporzionato ai ricavi di Meta in Italia. Tregua quindi, ma quanto durerà? Almeno fino al prossimo 6 ottobre. Ma la situazione non si presenta del tutto facile.

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