Ispirato alla vita e ai sogni di Giancarlo Siani, il giornalista pubblicista napoletano de “Il Mattino”, aveva solo 26 anni, appena compiuti pochi giorni prima, quando fu ucciso dalla camorra a Napoli, la sera del 23 settembre 1985, sotto casa, nel quartiere residenziale del Vomero. Si intitola “Mehari Verde” il nuovo singolo di Nando Misuraca,
Il progetto, prodotto dall’etichetta discografica indipendente Suono Libero Music (con partner Iod Edizioni) fortemente sostenuto dal “Premio Elsa Morante” (dove è stato lanciato in anteprima a maggio scorso durante la rassegna che si è svolta all’Auditorium Rai) ha visto all’interno del videoclip ufficiale (con regia di Claudio D’Avascio), alcune personalità importanti della cultura partenopea tra questi lo scrittore Maurizio De Giovanni, l’attrice Barbara Mercurio, il sociologo-cantautore Lello Savonardo, il giornalista Arnaldo Capezzuto, il poeta Raffaele Sannino, la danzatrice e coreografa Carmen Ventrice.
Attraverso immagini inedite dall’archivio di famiglia miscelate con quelle “quotidiane” dei protagonisti che recitano alcuni passi della canzone, il produttore e musicista partenopeo ha voluto così raccontare la vicenda umana del giovane cronista: «Ho creduto che bisognasse mostrare il vero volto di Giancarlo Siani, giovane uomo che inseguiva e lavorava tenacemente ai suoi sogni, così come tutti noi protagonisti del videoclip. Ho sempre pensato – continua Misuraca – che dietro ad un sogno ci sia tanta gavetta, e Giancarlo è per me il simbolo della libertà di essere e di pensare, dell’amore ed onestà intellettuale».
Nel videoclip musicale appare anche Paolo Siani, presidente della Fondazione Polis e fratello della vittima, da sempre impegnato nella lotta alla Criminalità attraverso lo strumento della Cultura: «Sono contento d’aver preso parte alla realizzazione al progetto di Nando Misuraca, che ha saputo interpretare, con il suo testo e la sua musica, il vero spirito di ciò che era Giancarlo, un ragazzo che sognava e viveva la sua età con impegno e passione, e di ciò che la Mehari, simbolicamente, rappresenta per la mia famiglia e per tutti coloro che ogni giorno lottano contro tutte le mafie».