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“Medici: Masters of Florence”, un viaggio nel ‘400

Iolanda Caserta 30/11/2020
Updated 2020/11/30 at 5:42 PM
5 Minuti per la lettura

Quante volte studiando abbiamo immaginato di viaggiare nel passato, scoprendo epoche antiche ed affascinanti che sembrano impresse solo nei libri di scuola. Oggi può sembrare più semplice avventurarsi nel passato, non solo per strumenti tecnologici che senza ombra di dubbio rendono vive queste realtà, ma anche grazie al cinema. Sono molte le serie tv che narrano di tempi antichi, facendoceli ripercorrere in tutto il loro splendore. Una di queste è “Medici: Masters of Florence” firmata Frank Spotnitz e Nicholas Meyer, la quale tratta dell’ascesa della famiglia Medici, da Cosimo I fino a Lorenzo il Magnifico, e dei fatti a loro legati. Benché tratti di fatti storici reali, molti avvenimenti sono romanzati al fine di renderli più travolgenti. 

Indice
La prima stagione ci porta nel 1429 con Giovanni de’ Medici, ricco banchiere e una delle figure politiche più importanti della Signoria di Firenze. Suo figlio, Cosimo (Richard Madden), fa subito notare il suo spiccato interesse verso le arti tanto che in una visita a Roma incontra l’artista Donatello. Ben presto, però, sarà subito allontanato da questo mondo che, seppur così affascinante, non gli appartiene in quanto è destinato ad ereditare la banca e prendersene cura. Vent’anni dopo Giovanni muore improvvisamente e tocca ai figli comprendere quale sia stata la reale causa della sua morte. In concomitanza a questa ricerca, Cosimo cerca di portare avanti il sogno di completare il Duomo di Firenze e, a tal proposito, organizza un concorso per cercare l’artista giusto al lavoro. Qui incontra Filippo Brunelleschi, interpretato egregiamente da Alessandro Preziosi, che sarà poi colui a concludere i lavori della cupola fiorentina.Nella seconda e terza stagione, invece, il protagonista sarà Lorenzo il Magnifico (Daniel Sharman), colui che portò allo splendore assoluto la famiglia e la città. Anche qui ritroviamo molti artisti che riflettono gli anni in cui si sono svolti gli eventi. In primis Sandro Botticelli, molto legato alla famiglia Medici, poi Leonardo da Vinci e un giovane Michelangelo, studente dei giardini di San Marco, l’accademia artistica di Lorenzo. La storia inizia ad articolarsi con maggiore impatto, soprattutto per il conflitto tra due famiglie: Medici e Pazzi, che sfocerà in una cospirazione per uccidere i due fratelli Lorenzo e Giuliano, ponendo fine al loro potere. Dopo la Congiura dei Pazzi, Lorenzo continuerà ad impegnarsi per salvaguardare Firenze e difenderla da attacchi nemici, mentre apparirà una nuova figura: Girolamo Savonarola. A discapito di ciò che si possa credere, le puntate non annoiano per niente, anzi coinvolgono il telespettatore facendolo rimanere attaccato allo schermo. Per i giovani potrebbe essere una visione educativa, per istruirli in un modo nuovo evitando di annoiarli nonostante una evidente libertà narrativa. Ciò che ha più di tutto appassionato è la famosa storia d’amore di Giuliano de’ Medici e Simonetta Vespucci. Seppur sulla loro relazione ci siano ben poche testimonianze, la serie è riuscita a far rivivere sullo schermo una coppia che resta immortale nei dipinti di Botticelli. Di fatti, Simonetta rappresenta la sua musa e protagonista di numerose opere d’arte come la Venere e la Primavera.  

Essendo una serie di produzione anglo-italiana, sono molti gli attori italiani scelti per interpretare personaggi antichi, come Alessandra Mastronardi, Raoul Bova, Aurora Ruffino, Miriam Leone etc. Inoltre, l’Italia è stata la prima nazione a trasmettere la serie in prima visione mondiale su Rai 1.

La prima stagione ci porta nel 1429 con Giovanni de’ Medici, ricco banchiere e una delle figure politiche più importanti della Signoria di Firenze. Suo figlio, Cosimo (Richard Madden), fa subito notare il suo spiccato interesse verso le arti tanto che in una visita a Roma incontra l’artista Donatello. Ben presto, però, sarà subito allontanato da questo mondo che, seppur così affascinante, non gli appartiene in quanto è destinato ad ereditare la banca e prendersene cura. Vent’anni dopo Giovanni muore improvvisamente e tocca ai figli comprendere quale sia stata la reale causa della sua morte. In concomitanza a questa ricerca, Cosimo cerca di portare avanti il sogno di completare il Duomo di Firenze e, a tal proposito, organizza un concorso per cercare l’artista giusto al lavoro. Qui incontra Filippo Brunelleschi, interpretato egregiamente da Alessandro Preziosi, che sarà poi colui a concludere i lavori della cupola fiorentina.
Nella seconda e terza stagione, invece, il protagonista sarà Lorenzo il Magnifico (Daniel Sharman), colui che portò allo splendore assoluto la famiglia e la città. Anche qui ritroviamo molti artisti che riflettono gli anni in cui si sono svolti gli eventi. In primis Sandro Botticelli, molto legato alla famiglia Medici, poi Leonardo da Vinci e un giovane Michelangelo, studente dei giardini di San Marco, l’accademia artistica di Lorenzo. La storia inizia ad articolarsi con maggiore impatto, soprattutto per il conflitto tra due famiglie: Medici e Pazzi, che sfocerà in una cospirazione per uccidere i due fratelli Lorenzo e Giuliano, ponendo fine al loro potere. Dopo la Congiura dei Pazzi, Lorenzo continuerà ad impegnarsi per salvaguardare Firenze e difenderla da attacchi nemici, mentre apparirà una nuova figura: Girolamo Savonarola. 
A discapito di ciò che si possa credere, le puntate non annoiano per niente, anzi coinvolgono il telespettatore facendolo rimanere attaccato allo schermo. Per i giovani potrebbe essere una visione educativa, per istruirli in un modo nuovo evitando di annoiarli nonostante una evidente libertà narrativa. Ciò che ha più di tutto appassionato è la famosa storia d’amore di Giuliano de’ Medici e Simonetta Vespucci. Seppur sulla loro relazione ci siano ben poche testimonianze, la serie è riuscita a far rivivere sullo schermo una coppia che resta immortale nei dipinti di Botticelli. Di fatti, Simonetta rappresenta la sua musa e protagonista di numerose opere d’arte come la Venere e la Primavera.  

In conclusione, “I Medici” è stato un progetto ambizioso che è riuscito ad appassionare amanti dell’arte e della storia, ma è evidente che il genere non possa piacere a tutti e forse la forzatura narrativa ha fatto la differenza. Aspettatevi di essere invasi da conflitti familiari, complotti, passioni, tradimenti e una valanga d’opere d’arte.  

 di Iolanda Caserta  

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