Maria Grazia Cucinotta, dal ricordo di Troisi alla voglia di promuovere i giovani talenti

Redazione Informare 30/10/2017
Updated 2019/05/20 at 1:36 PM
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«Massimo Troisi, ha lasciato nella memoria dei napoletani la sua delicatezza, la bravura, l’arte e la sua inconfondibile mimica» sentenzia la poliedrica e carismatica attrice, regista e produttrice cinematografica Maria Grazia Cucinotta. È il grande attore e regista napoletano Massimo Troisi a sceglierla come partner per impersonare Beatrice Russo nella pellicola “Il Postino” nel 1994: un esordio in sordina con il quale ha raggiunto la notorietà, che le ha permesso di conquistare il pubblico internazionale e di mettere in risalto la sua verve attoriale.

Dalla TV al grande schermo: nel corso della sua carriera la Cucinotta approda al cinema interpretando molteplici ruoli, complessi e impegnativi a seconda del genere. Matura le prime esperienze cimentandosi come produttrice cinematografica e nel 2006 crea la “Seven Dreams Productions” con la finalità di produrre film italiani di rilievo internazionali, dando spazio a giovani talenti. Al riguardo, nel 2011 cura la regia del film “Il Maestro”, presentato alla 68ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove riceve il Nastro d’Argento come miglior esordio alla regia. L’eclettica attrice dotata di un’innata professionalità è impegnata con dedizione sul fronte della solidarietà, in cui promuove e sostiene progetti di valenza sociale e culturale.

Il suo ultimo film breve “Il compleanno di Alice” riguarda tematiche sociali come bullismo e cyberbullismo. Com’è nata l’idea di realizzare questo cortometraggio?
«Bullismo e cyberbullismo stanno diventando fenomeni d’emergenza sociale: le vittime coinvolte sono per lo più adolescenti che risultano essere più deboli e sensibili agli occhi dei bulli. È importante rompere il silenzio che circonda questa realtà per dare un supporto concreto a chi non riesce a combattere da solo questo fenomeno. Abbiamo scelto di girare le scene a San Pio, in uno dei quartieri più difficili di Bari, che ha registrato la partecipazione dei talenti dell’Accademia del Cinema ragazzi di San Pio, i quali lottano contro ogni forma di discriminazione attraverso il cinema».

Come hanno contribuito all’evoluzione del cinema le nuove tecnologie?
«Le nuove frontiere hanno rivoluzionato diversi ruoli professionali, e sotto un aspetto artistico, il web rappresenta un’opportunità vantaggiosa per i giovani talenti, in grado di sperimentare le proprie capacità attraverso la rete. Il cinema ha subìto una trasformazione positiva poiché i protagonisti dei recenti film sono proprio i tanti giovani che hanno iniziato la propria carriera lanciandosi su piattaforme come You Tube e spopolando sul web».

 

Maria Grazia Cucinotta e Chiara Arciprete
Maria Grazia Cucinotta e Chiara Arciprete

 

Il cinema è un mezzo efficace per veicolare messaggi sociali?
«Il cinema è uno dei mezzi migliori per poter affrontare tematiche sociali. È possibile, attraverso cortometraggi, riuscire a sottolineare e focalizzare argomenti sociali sensibilizzando il pubblico con tematiche della quotidianità».

Che legame ha con la città di Napoli?
«Sono particolarmente legata a Napoli, grazie a Massimo Troisi che 23 anni fa mi diede l’opportunità di affiancarlo in uno dei suoi ultimi capolavori, che continua ad emozionare intere generazioni. Mi piace lo spirito della creatività e delle tante iniziative che impreziosiscono questa incantevole città».

Qual è il consiglio che vorrebbe dare ai giovani attori?
«I giovani hanno tanta tenacia: consiglio di studiare e soprattutto mettersi in gioco con i provini. Devono rimanere umili e risultare sempre originali, affrontare con grande forza di volontà i successi e gli insuccessi, e non scoraggiarsi davanti agli ostacoli; affrontare tutto con determinazione e rimettersi sempre in gioco col sorriso perché anche gli errori fanno parte del nostro percorso di formazione personale».

Quali sono i suoi progetti imminenti?
«In veste di produttrice e regista, sto portando a termine un ambizioso progetto con la finalità di mettere in risalto il talento di giovanissimi aspiranti attori. Sarà una serie televisiva strutturata in dodici puntate sugli adolescenti, intitolata “Teen”, e l’abbiamo associata al termine “Teenangel”. Stiamo realizzando i casting in tutte le scuole d’Italia per scegliere i 50 protagonisti, e il pubblico potrà selezionare i finalisti. Attraverso i racconti dei protagonisti affronteremo tematiche delicate come l’anoressia, la bulimia, l’autolesionismo, la droga, il bullismo e il potere del web, da un punto di vista adolescenziale. Ci saranno anche momenti di ilarità, in cui scopriremo il loro modo di vedere la vita».

di Chiara Arciprete
chiara_arciprete@hotmail.it

Tratto da Informare n° 175 Novembre 2017

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