Mafia nigeriana: anche per la stampa estera è una balla

Antonio Casaccio 14/09/2023
Updated 2023/09/14 at 4:07 PM
6 Minuti per la lettura

Sette di extracomunitari nigeriani che bevono sangue umano, fanno magia nera e sono narcotrafficanti internazionali con sede a Castel Volturno. Una narrazione fantasiosa, ma che si scontra con la realtà e i fatti documentali a sostegno dell’esistenza di queste “sette”. La stessa premier Giorgia Meloni ha scritto un libro, di cui è coautrice, in cui si affermano le pratiche cannibali della mafia nigeriana, le magie nere e il commercio di carne umana che i clan nigeriani avrebbero messo in piedi anche in Italia. Una balla colossale, e noi a Castel Volturno lo sappiamo bene.

La copertina di Internazionale

Ad intervenire nell’ultima settimana è stato Internazionale, settimanale di tiratura nazionale che ha dedicato la copertina alla Bibbia Verde utilizzato dai magistrati come prova per accertare l’esistenza di un’associazione di stamp mafioso. La Bibbia Verde della mafia nigeriana è stata rinvenuta a marzo 2018 a Roma, durante un’operazione speciale della Polizia, che è rimasta colpita da due opuscoli che sarebbero la Costituzione Maphite (una delle “sette” della mafia nigeriana).

La Bibbia Verde è una prova attendibile?

In realtà questo libro altro non è che un mix di frasi dei celebri film di hollywood sulla mafia americana, come “Quei bravi ragazzi” o il “Padrino”. Ad affermarlo un’inchiesta di Bloomberg, tra i principali organi d’informazione investigativi di fama internazionale.

“All’interno, ognuno inizia con “Rappresentiamo la Maphite (AKA Green Circuit Association)”, prima di delineare la presunta struttura dell’organizzazione – scrive Bloomberg – In cima, dicono, c’è un don, seguito da un presidente e vicepresidenti, generali, capitani, luogotenenti, sergenti e soldati. Le pagine successive delineano le presunte priorità del gruppo in termini di criminalità organizzata e dettagliano i presunti riti di iniziazione, le confessioni di crimini passati e gli appelli per quelli futuri. Sparsi ovunque ci sono un’infarinatura di strani intermezzi e una cascata di umili vanterie di gangster, che hanno più senso una volta cercati su Google. La maggior parte del testo della Bibbia Verde è plagiato parola per parola”.

I dubbi sono tanti ed è inammissibile se pensiamo che sulla scorta di questo testo si è agito per costruire un’organizzazione mafiosa internazionale, diffusa in tutte le città italiane e che si occuperebbe non solo della tratta delle prostitute, ma anche di traffico illecito di organi. Può un codice copiato, rinvenuto solo una volta e con immensi dubbi sulla sua applicazione in tutta la grande confraternita Maphite, essere utilizzato come dato dal quale partire per delineare un’associazione mafiosa?

Il rischio è quello di avere casi come quello di Osaze “Cesar” Osemwegie, arrestato con l’accusa di associazione mafiosa nel corso di un’operazione con intercettazioni ambientali, ed etichettato dalla stampa come “Don Cesar” il boss della mafia nigeriana. Condannato a sei anni di carcere nel 2016 (poco per un superboss), è stato rilasciato nel 2018 e assolto dall’accusa di concorso in associazione mafiosa.

Le confraternite non sono clan

Ma cosa sono queste sette? In realtà si tratta di confraternite, molto popolari in Nigeria e che hanno (e continuano ad avere) una storia che parte dalle scuole. Difatti, le confraternite nascono nelle università e negli istituti scolastici nigeriani e per accedervi, come accade anche in alcune delle confraternite americane, sono previsti riti di iniziazione e codice di regole da seguire. I nomi delle confraternite nigeriane più famose sono “Maphite” e “Black Axe”, che la stampa e la gisutizia italiana hanno rilegato unicamente alla parola “mafia”.

Si pensi che in Nigeria il ruolo di confraternite come Black Axe e Maphite sono state importanti nel dibattito pubblico, portando la voce studentesca all’attenzione dei vertici istituzionali. Parliamo di un fenomeno così esteso nei campus nigeriani che ha al suo interno frange estreme che hanno partecipato a colpi di stato militare o manifestazioni violente.

La Meloni chiedeva l’esercito a Castel Volturno. E ora?

“Una delle organizzazioni criminali più pericolose e feroci del mondo”. “La mafia nigeriana si occupa di prostituzione, traffico di essere umani, prostituzione minorile, spaccio, traffico di essere umani per omicidio e conseguente espianto di organi. Se n’è interessata addirittura l’FBI”. “La mafia nigeriana utilizza migliaia di persone per occupar einteri territori: è ciò che sta accadendo a Castel Voltruno”. “Chiediamo l’invio dell’esercito a Castel Volturno per riprendere il controllo del nostro territorio”.
(Giorgia Meloni, all’epoca leader di Fratelli d’Italia, durante un question time alla Camera dei Deputati il 16 gennaio 2019).

Ebbene, quindi Castel Volturno nel 2019 era controllata dalla mafia nigeriana. E ora? Perché all’improvviso none siste più per destra e sinistra l’organizzazione criminale internazionale che mangia carne umana, fa riti magici (perché la parola vudù spaventa gli ignoranti) e traffica organi umani? Probabilmente anche la premier si è accorta che a Destra Volturno non ci sono ancora studi medici professionali per effettuare rimozione e trapianti di organi.

La mafia nera attira e può servire a scrivere libri, ma si allontana sempre di più dalla realtà delle cose.

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