Il Covid-19 inizia ad essere il vero problema delle squadre di calcio. Molto spesso gli allenatori si ritrovano senza i propri miglior giocatori in partite fondamentali. L’ultima giornata di serie A prospettava un interessantissimo Lazio-Juventus, con la squadra biancoceleste che ha dovuto affrontare la partita senza il capo-cannoniere della scorsa serie A ed attuale scarpa d’oro Ciro Immobile. Assenza pesante che ha portato il presidente Lotito ad una clamorosa uscita a vuoto.
CAOS TAMPONI
La Lazio ha avuto una settimana molto movimentata causa contagi dovuti al Covid-19. Nella precedente giornata di Serie A i biancocelesti avevano recuperato Immobile, Leiva e Strakosha indisponibili perché risultati positivi nei giorni antecedenti alla partita. Da quel momento in casa Lazio è iniziato un vero e proprio calvario.
La Uefa non ha permesso ai giocatori biancocelesti di partecipare alla partita di mercoledì scorso in Champions contro lo Zenit in Russia poiché, secondo le analisi dei tamponi in loro possesso, i giocatori risultavano ancora debolmente positivi al Covid-19. Il caso più clamoroso è sicuramente quello relativo a Ciro Immobile, la domenica precedente era subentrato con il Torino siglando anche il momentaneo gol del 3 a 3 e due giorni dopo non convocato perché forse ancora debolmente positivo. Dubbio che non ha permesso all’attaccante di origine napoletane quindi di prendere parte non solo alla sfida in Champions ma anche al big match di ieri tra Lazio e Juve.
INTERVENTO LOTITO
A rendere ancor più complicata la situazione in casa Lazio è stato il presidente Lotito con una clamorosa uscita a vuota che lo ha portato al centro di numerose accuse. «Ma che vuol dire positivo? Positivo vuol dire contagioso, no? Anche nella vagina delle donne, di tutte le donne del mondo, ci sono i batteri. Ma mica tutti sono patogeni, solo alcuni in alcuni casi diventano patogeni e degenerano». Dichiarazioni molto forti, sicuramente evitabili in un periodo come questo. Il presidente della Lazio è finito quindi sotto l’occhio del ciclone non solo per il caos dovuto ai tamponi in casa Formello ma anche per l’ultima intervista rilasciata che la Uefa non ha visto di buon occhio. Il presidente quindi sostiene di aver rispettato tutti i protocolli.
INCHIESTA PROCURA FIGC, SCONTRO APERTO TRA UEFA E LAZIO
La Lazio fa analizzare i propri tamponi in un laboratorio ad Avellino, mentre la Uefa utilizza un altro centro per ottenere i propri risultati. Il caos in casa Lotito nasce nel momento in cui la Uefa e il SyncLab di Avellino hanno dichiarato un diverso risultato per i tamponi di Immobile, Strakosha e Leiva. Idonei nel poter partecipare al campionato nazionale, ma non ritenuti negativi dal laboratorio Uefa per poter prendere parte alla Champions League.
Nelle ultime 4 partite Immobile ha giocato solo contro il Torino, e forse anche in quel caso risultava ancora debolmente positivo. La Procura della Figc ha aperto un’inchiesta sul caos Lazio. La squadra biancoceleste sembrerebbe non aver comunicato all’Asl di Roma le positività riscontrate dai tamponi Uefa proprio perché, secondo i risultati ottenuti dalla clinica di Avellino, non c’era nessun positivo. Intanto la procura continua ad indagare. Il pm Chiné ha deciso nei giorni scorsi di secretare gli atti.
di Alessandro Robustelli