La compagnia La Veronal porta al Teatro Bellini di Napoli lo spettacolo dal titolo Pasionaria, che sarà in scena dal 14 al 16 aprile, per tutto il week end.
Lo spettacolo
Lo spettacolo, di danza e performance, si svolge sul palco con otto ballerini diretti da Marcos Morau. Una realtà claustrofobia è quella che viene rappresentata, popolata da esseri robotici surreali che ancora imitano comportamenti e movimenti umani, ma che appaiono privi di sentimento. Perchè sono ormai lontani dalla realtà che siamo abituati a vivere.
“Perché quando un essere umano mostra segni di avere un po’ o molto bisogno di qualcun altro, quell’altra persona si allontana?”
Simone Weil
Un mondo artificiale racconta di scene domestiche, in una casa fatta di arredi ordinari, sale e finestre e dove corpi agilissimi e fluidi danzano leggeri e coordinati su coreografie di Marcos Morau arricchite dalla collaborazione degli stessi danzatori e danzatrici.
In scena Àngela Boix, Jon López, Ariadna Montfort, Núria Navarra, Lorena Nogal, Shay Partush, Marina Rodríguez, Sau- Ching Wong. La scenografia è di Silvia Delagneau, il sound design di Juan Cristóbal Saavedra, disegno luci e direzione tecnica di Bernat Jansà, il video di Esterina Zarrill, i costumi di Carmen Soriano
Colori soffusi e scene che si ripetono all’infinito senza un reale senso. Sullo sfondo una finestra si apre su un mondo di cieli di stelle artefatti. Gli otto personaggi ballerini come in una catena di montaggio muovono corpi e scatole, imitano movimenti quotidiani, ma vivono isolati nella loro incomunicabilità: non si abbracciano, non si percepiscono. Si muovono nello spazio, la luna alla finestra detta il passare del tempo, e l’avvicinarsi e allontanarsi dei mondi.
La critica al progresso
Il progresso fa perdere Passione, spinge ad una vita artificiale. Solo una nuova nascita può portare un messaggio di speranza. Nuovi mondi possibili forse, si trovano al di là della porta d’uscita, o dall’altra parte della finestra dove il cielo mostra nuove galassie, dove la luna offre la speranza di un mondo nuovo.
Ma quel futuro è irraggiungibile, incomprensibile
Forte è la riflessione sul futuro, sull’automazione, sull’inquinamento: dove stiamo andando? Esseri mostruosi con più braccia e più gambe popolano la nuova realtà degli automi. La vita di un nascituro, appena giunta sulla Terra, complici le donne che danzano intorno ad una madre incinta, viene però chiusa in una scatola, allineata alla catena di montaggio. Soffocata la possibilità di cambiamento lo schema si ripete attraverso esseri simil-umani tenuti accesi da batterie. Batterie che possono ricaricarsi per sempre, ma che forse, per un puro caso si spegneranno all’improvviso.
“Se controlli i bambini controlli il futuro”
Michel Houllebecq, Submission