Sono sempre più i giovani che si interessano e si mobilitano per prendersi cura dell’ambiente e cercare a tutti i costi di salvaguardarlo.
Tra questi ci sono anche i ragazzi del Liceo Braucci di Caivano, che uniti in una squadra denominata “LI-BRA”, appoggiati dalla scuola, hanno avviato la raccolta degli oli esausti, adoperandosi in pima linea per l’ambiente e la comunità.
Il nostro pianeta è fortemente a rischio.
L’uomo con le sue azioni sta distruggendo ambiente e natura, ma si è ancora in tempo per cambiare rotta e rimediare agli errori, imparando che alcuni comportamenti quotidiani hanno un impatto negativo e che per questo vanno aggiustati. Dopo un percorso iniziato lo scorso anno con il concorso dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, avendo avuto modo di conoscere le questioni ambientali, i ragazzi del Liceo Braucci (classi 5As, 4As, 5Asu) hanno deciso di fare qualcosa di concreto. Così, ad Informare, alcuni di loro: Nicomede De Lucia, Angelino Giuseppe e Eligibile Andreahanno raccontato la loro nuova iniziativa, finalizzata appunto alla “raccolta degli oli esausti”.
Ragazzi, dove e come nasce questa attenzione verso l’ambiente che vi circonda?
«Parte sicuramente dalla scuola e soprattutto dal nostro professore di scienze Vincenzo Egarese, ma anche vedere Greta Thunberg non ci ha lasciato indifferenti. È una giovane proprio come noi ed è una ragazza che spinge a comprendere il mondo, a capire come sfruttarlo e come salvarlo. Ci ha insegnato che ognuno può e deve fare una piccola parte con le sue azioni quotidiane per salvaguardare il pianeta».
Perché avete deciso di focalizzarvi sulla raccolta degli oli esausti?
«Innanzitutto per la forte connessione con scienze, perché questo progetto ci aiuta a capire che cos’è l’olio, un idrocarburo e come può essere trasformato, quindi ci permette di coniugare didattica e problematiche ambientali. Poi, anche il covid e il periodo natalizio hanno intensificato la nostra iniziativa. Stando in casa si cucina di più e stando ad una media statistica che abbiamo condotto, solo nel periodo natalizio, da una famiglia di 4 persone, vengono consumati 3L di olio. Ecco perché ci siamo mossi in questo determinato periodo dell’anno, era la cosa più vicina e utile che potessimo fare. Se tutta la scuola contribuisce a questa raccolta, possiamo raggiungere risultati davvero importanti. L’olio raccolto verrà consegnato ad aziende che lo riciclano e che lo renderanno una risorsa per la nostra terra, riutilizzandolo per la produzione di lubrificanti o come fonte energetica».
Quali sono gli effetti dell’olio esausto e come può essere utilizzato?
«L’olio esausto, inteso come olio usato per friggere o di conservazione dei cibi in scatola, è considerato un rifiuto pericoloso, perché la pellicola impermeabile che si forma in superficie diventa una barriera per l’ossigeno necessario alla sopravvivenza della flora e della fauna marina, fluviale e lacustre. Ma può diventare un’importante risorsa economica. La Qantas, una compagnia aerea australiana, ha sperimentato un volo (andato a buon fine) con un misto di normalissimo carburante per aerei e di un liquido derivato da oli di scarto proveniente dalle friggitrici di alcuni Mc Donald’s americani. Si è riscontrato addirittura un residuo di carbonio rilasciato inferiore del 60% rispetto ad un uguale volo alimentato da un carburante convenzionale. La cosa che non sappiamo, è che l’olio esausto essere riutilizzato anche a livello domestico: può servire per lucidare mobili, scarpe, lubrificare cerniere o rimuovere gomme da masticare».
Quanto può aiutare la mobilitazione di voi, giovani studenti, a sensibilizzare le persone sulle questioni ambientali?
«Sensibilizzare in questo senso è fondamentale e a noi studenti permette di coniugare due campi apparentemente lontani: la didattica con la realtà, quello che portiamo avanti prima di tutto lo studiamo. L’anno scorso, grazie alla partecipazione ad un contest, capimmo che un piccolo lavandino aperto mentre laviamo i denti determina uno spreco eccessivo di acqua e ci siamo resi conto di come alcune abitudini vanno cambiate. Noi giovani siamo il futuro, dobbiamo prenderci cura del mondo perché è la casa dove abiteremo per sempre.
Soprattutto noi che abbiamo un’istruzione dobbiamo fomentarci in tal senso. I nostri genitori fanno sacrifici per garantire quello che magari loro stessi non hanno potuto avere e quindi il nostro compito deve essere anche quello di sensibilizzare le nostre famiglie e ogni famiglia, e spiegare cosa è realmente e quanto è importante fare la raccolta differenziata. Anche un piccolo gesto, una piccola bottiglia, tutto può essere un contributo importante».
Sono i piccoli gesti a fare la differenza, come filtrare l’olio raffreddato e travasarlo in un contenitore per permetterne il riciclo. Abituiamoci a compierli!