È in scena dal 21 Aprile al 1° Maggio presso il Ridotto del Mercadante l’opera Lettere Intime, spettacolo in un atto dell’autore napoletano Diego Nuzzo, concretizzato sul palco dalla voce di Paolo Cresta. Terzo appuntamento della rassegna Innesti promossa dal Teatro di Napoli, nelle calde atmosfere del Ridotto le emozioni sono seguite dagli accompagnamenti musicali di Italo Buonsenso.
«L’idea di andarmene non mi turbava affatto, né pensavo ai rimpianti…» racconta un uomo sconosciuto agli ascoltatori, anonimo nel nome ma non nell’anima. Perché chi parla è vicino al pubblico nelle storie delle vite di ogni giorno, nei fatti vissuti e in quelli ancora a venire. Nel riavvolgersi di un’esistenza il correre impetuoso del tempo, che macina attimi ma porta alla luce ricordi intensi – di amore, dolore e altre cose.
È nelle animazioni di Alessandro Papa che volano le parole di Cresta. Giochi di colore che animano una macchina alimentata dall’amore. Quello vero, denso, ricercato più e più volte e che tanto spesso spinge alla solitudine, non casuale ma scelta. Un elogio, quello agli uomini soli, che ricorda tanto il pensiero del poeta De André: «sostanzialmente quando si può rimanere soli con se stessi, io credo che si riesca ad avere più facilmente contatto con il circostante, e il circostante non è fatto soltanto di nostri simili, direi che è fatto di tutto l’universo: dalla foglia che spunta di notte in un campo fino alle stelle». Un richiamo nascosto, quello ad un gigante, che non lede l’umiltà dell’opera.
E così in Lettere Intime l’umano di Nuzzo è un orfano di futuro, agglomerato di passato, una storia che si racconta al presente ed è capace di persistere grazie alla sua estrema dote: vivere.