Oggigiorno l’utilizzo delle lenti a contatto è talmente diffuso che parlarne non rappresenta più una novità. Eppure, ci sono almeno quattro fatti che vi stupiranno:
- Su 1618 portatori di lenti a contatto dai 12 ai 17 anni intervistati, l’85% di loro hanno almeno un’abitudine potenzialmente dannosa per gli occhi;
- solo il 44% consulta meno di una volta l’anno l’oftalmologo;
- il 30% dorme con le lenti a contatto, esponendosi ad un alto rischio di infezioni;
- il 27% indossa le lenti a contatto durante il nuoto, nonostante questa pratica le renda maggiormente esposte a germi e batteri.
Da qui, è immediata la conclusione: manca l’informazione sull’utilizzo corretto delle lenti a contatto ed eventuali controindicazioni.
Come funzionano le lenti a contatto
Le lenti a contatto sono indicate per le persone che hanno difetti della vista (miopi, astigmatici, ipermetropi e anche presbiti), e risultano particolarmente comode ed efficaci per gli sportivi, donano serenità e comfort ai professionisti in settori specifici (attori, modelli, et al.).
Sono piccole lenti, rigide o morbide, che si applicano direttamente a contatto con la superficie dell’occhio (cornea) e grazie alla loro curvatura correggono il difetto visivo.
Il loro funzionamento è analogo a quello della lente dell’occhiale: la luce viene curvata in maniera specifica per riuscire ad arrivare sulla retina e formare l’immagine corretta.
I “pro”
Tra diversi vantaggi che riguardano l’utilizzo delle lenti a contatto, senz’altro spicca il comfort.
Inoltre,
- Permettono una maggiore libertà di movimento e sono perfette anche per praticare sport all’aperto.
- Evitano riflessi del sole e la visione è sempre nitida e a 360°, perfetta anche lateralmente.
- Non sono soggette a problemi legati alle condizioni atmosferiche, a patto che si mantengano sufficientemente umide.
- Dal punto di vista estetico le lenti a contatto sono insuperabili. Non coprono il viso e permettono di truccarsi.
- Indossando le lenti a contatto è anche possibile e consigliabile utilizzare gli occhiali da sole.
- Sono utilizzabili a qualsiasi età: anche bambini e ragazzi, se adeguatamente informati su come gestirle, possono utilizzare le lenti a contatto, mentre in età più matura aiutano per la visione da vicino, grazie alle lenti multifocali sempre più nuove e performanti.
I “contro”
Nonostante i tanti fattori positivi, molte persone hanno difficoltà a utilizzare le lenti a contatto e preferiscono gli occhiali da vista. I contro delle lenti e – di conseguenza – i punti a favore degli occhiali sono i seguenti:
- Difficoltà nell’applicazione, in quanto hanno bisogno di un certo grado di destrezza manuale. Gli occhiali sono più facili da indossare grazie alle moderne montature che li rendono comodi e funzionali.
- Se indossate troppo a lungo, possono ridurre il rifornimento di ossigeno all’occhio.
- Richiedono una manutenzione maggiore rispetto agli occhiali, sono più delicate e possono provocare infezioni se non si rispetta una corretta igiene.
- Le lenti proteggono gli occhi meno degli occhiali da sporco, polvere, insetti e agenti esterni.
- Non esistono lenti a contatto “da riposo”, mentre esistono tipi di occhiali per ogni occasione, compresi quelli da lavoro e che proteggono dalla luce blu, per chi passa molto tempo al computer o al tablet, ossia per chi desidera una visione nitida e confortevole soprattutto alle distanze piccole e medie.
- Le lenti sono fragili, mentre i nuovi trattamenti rendono durevoli e precise anche le lenti di plastica per occhiali.
L’uso corretto delle lenti contatto
Per godere appieno dei numerosi vantaggi delle lenti e prevenire eventuali disagi è necessario seguire alcune facili regole di utilizzo.
Innanzitutto per trovare il modello giusto è bene rivolgersi al medico oculista, che in base alle diverse esigenze e caratteristiche individuali sceglierà la tipologia più adatta.
Basta un po’ di pratica per riuscire in breve tempo ad applicare velocemente le lenti a contatto. Per far sì che il loro utilizzo sia sempre corretto e per evitare spiacevoli problemi alla salute degli occhi, talvolta anche gravi, ci sono alcune norme, soprattutto igieniche, da rispettare:
- Maneggiare le lenti sempre e solo dopo aver lavato le mani. L’igiene in questo caso è la prima norma e mani pulite evitano infezioni e irritazioni.
- Non riutilizzare il liquido di pulizia. La soluzione disinfettante in cui sono state riposte le lenti a contatto durante la notte deve essere eliminata ogni volta. Esistono in commercio particolari soluzioni con acido ialuronico in grado detergere, disinfettare, risciacquare, idratare e conservare in maniera immediata.
- Pulire l’astuccio porta lenti. Anche in questo caso l’igiene prima di tutto: sciacquate la custodia porta lenti il ogni giorno con una soluzione salina sterile.
- Non indossare le lenti a contatto per più di 10-12 ore. Seppur confortevoli e realizzate in materiale traspirante, bloccano in parte l’ossigenazione dell’occhio, che invece deve respirare.
Evita di nuotare con le lenti a contatto perché l’acqua può contaminarle e deformarle.
- Applica il make-up solo dopo aver indossato le lenti a contatto.
- Sarebbe meglio togliere le lenti in sauna. Mentre se proprio non puoi farne a meno (o te ne sei dimenticato) allora sarebbe preferibile ricorrere a quelle morbide usa e getta.
- Rispetta le indicazioni su limite di utilizzo e data di scadenza. Non riutilizzare le lenti giornaliere, cambiate le lenti a contatto come indicato (ogni quindici giorni o un mese) e non utilizzarle se sono scadute.
- Fai attenzione a non addormentarti con le lenti, ciò potrebbe esporti ad una infezione oculare.
Lenti a contatto a base di idrogel: potere curativo
Un gruppo di ricercatori dell’Università del New Hampshire ha realizzato un idrogel che può essere strutturato come una lente a contatto per trattare in maniera efficace la fusione corneale.
La fusione corneale è una condizione che può portare alla cecità e che è dovuta allo scioglimento della cornea a seguito della produzione incontrollata di determinati enzimi denominati metalloproteinasi della matrice (MMP).
Il nuovo idrogel disattiva proprio questi enzimi andando a rimuovere gli ioni di zinco, da cui dipendono le MMP. Tuttavia queste stesse sostanze, viaggiando attraverso il flusso sanguigno, sono causa di gravi effetti collaterali, come spiega Kyung Jae Jeong, professore di ingegneria clinica ed autore della ricerca, apparsa su ACS Biomaterials Science & Engineering, che ha portato alla composizione di questo nuovo idrogel.
L’idrogel, infatti, non viene iniettato nel corpo ma è presente nella lente a contatto, un congegno che comunque può essere rimosso in ogni momento.
Ottimi risultati ottenuti dagli esperimenti condotti sul tessuto di cornee estratte in vitro hanno alimentato la fiducia nel potere terapeutico di questo nuovo idrogel.
di Marta Krevsun