A fine febbraio scorso vi avevamo raccontato la storia di Katiuscia Girolametti. Una scrittrice, ma prima ancora una mamma supereroe di Ciampino, che ci aveva contattato per raccontarci della delicata situazione di suo figlio Daniele, un bambino con disabilità gravissima che non riesce a vedersi riconosciuti i diritti fondamentali per qualunque minore in questo stato così terribilmente serio.
In un primo momento, la mamma aveva gridato sul suo portale Facebook di un progetto di vita che poteva portare nella vita di suo figlio Daniele autonomia, benessere, integrazione e perché no, anche la realizzazione di qualche suo piccolo sogno. Ogni bambino in questo mondo deve avere la possibilità di sognare. “Avere un sogno” significa poter esprimere speranze, desideri e riuscire a comprendere e vivere anche i sogni di chi nella maggior parte della giornata è solo sul “proprio pianeta”.
Come il Piccolo Principe che su quella sedia aspetta l’arrivo di ogni alba che porti speranza. Ogni bambino può “avere un sogno”, che ogni adulto può mantenere vivo, non come illusione, ma come riconoscimento della “grandezza” dell’umanità, che non si può smarrire, non può perdere la volontà di lottare per migliorare, per realizzare il bene comune. I bambini hanno voglia di “volare” con il pensiero, di lasciare liberi i loro sogni. Tutto questo, non deve essere un’eccezione per Daniele, che sogna con la sua famiglia una legge che permette ai bambini come lui di costruire un progetto di vita individuale.
Proprio ieri Katiuscia, dopo tante lacrime amare, ha versato le sue prime lacrime di gioia perché ieri questa legge è stata approvata. L’opposizione di Ciampino, con la firma dei 12 consiglieri di minoranza, ha presentato una mozione per chiedere al Sindaco Daniela Ballico e all’Amministrazione comunale di Ciampino di “dare piena attuazione alla legge 328/2000, restituendo a questa legge, fondamentale per le famiglie, l’indicazione principale che contiene, ossia costruire il progetto individuale della persona con disabilità e della sua famiglia”.
La legge 328/2000, come ben argomentato dai consiglieri firmatari (dei gruppi: Insieme con Mauro Testa per Ciampino, Movimento 5 Stelle, Diritti in Comune, Progetto Comune, Italia Viva, Partito Democratico e Siamo Ciampino), “negli articoli 14 e 16 stabilisce per le famiglie con individui con disabilità un percorso individualizzato”.
Anche Erika Stefani, Ministro per le Disabilità e Senatore della Lega, ha ribadito che “bisogna ripartire dalla legge 328/2000 per costruire il progetto di vita individuale della persona con disabilità, individuandone i bisogni e la corretta risposta da parte degli operatori del terzo settore”.
“Questa legge” scrive Katiuscia Girolametti in un post su Facebook “non è per il mio Daniele, ma per tutti: tutta Ciampino potrà godere dei benefici di questa legge, presente in tutta Italia già dal 2000 e che da un anno, con il mio avvocato Laura Andrao, referente legale dell’associazione nazionale Confad (Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità), specialista in diritto delle disabilità, stiamo cercando di attuare anche nel nostro territorio”.
Dopo i ringraziamenti, questa mamma supereroe conclude: “Questa non è politica, non sono una politicante, lo chiedo da mamma. Lo chiedo a nome di tutte le mamme del nostro territorio che hanno un bimbo da curare h 24 come Daniele e a nome di tutti i papà, sorelle, fratelli e nonni che hanno un parente con grave disabilità. Lo chiedo da figlia di un papà disabile e da donna per un futuro al quale io non so rispondere, perché stiamo attraversando una pandemia mondiale e ho bisogno di sapere che mio figlio sarà tutelato se io venissi a mancare. E lo chiedo perché le persone disabili devono avere le stesse possibilità dei normodotati, perché non voglio ricorrere al TAR, perché la mia schiena non ce la fa più e perché è legge”.
Ora siamo tutti in attesa della discussione del prossimo Consiglio comunale, previsto per venerdì 23 aprile, nel quale si discuterà del Bilancio di Previsione 2021-23.
di Grazia Sposito