Le nuove leve del corso “Zodiaco V” giurano fedeltà allo Stato
Come da tradizione, gli allievi dell’Accademia Aeronautica Militare giurano solennemente fedeltà alla Patria a inizio corso, durante la cerimonia di Giuramento e Battesimo.
Una cerimonia rituale, antica e simbolica che si perpetua dal 1923, anno d’istituzione dell’Aeronautica Militare Italiana e che quest’anno ha visto protagonista il corso Zodiaco V dell’Accademia di Pozzuoli.
Zodiaco è il nome scelto dai corsisti del 1941, quando la sede dell’Aeronautica era alla Reggia di Caserta, e che dall’ora si tramanda di generazione in generazione al motto araldico “Sidera Feriam”, ovvero “Raggiungerò le stelle” impresso sul gagliardetto del corso.
Una citazione probabilmente ripresa dall’ode di Orazio “A ciascuno il suo sogno”, che rappresenta chiaramente lo slancio e la tensione che muovono i cuori dei giovani allievi nel raggiungere il loro sogno, preparandosi a superare ogni difficoltà e imparando ad adattarsi ad una situazione “innaturale”: quella del volare.
Il volo diviene così metafora del raggiungimento dell’impossibile, il sogno, e trasforma l’immagine di pilota in “superuomo” al servizio della Patria.
Un ruolo difficile da raggiungere già in partenza: tra i 5.000 candidati da tutta Italia sono infatti solo 75 gli allievi riusciti a entrare in accademia per diventare sottotenenti dell’Arma Aeronautica nel ruolo Normale Naviganti (piloti) e nel Ruolo Normale delle Armi (Corpo del Genio Aeronautico, Corpo di Commissariato Aeronautico e Corpo Sanitario Aeronautico).
«Con questo giuramento diventate custodi dei valori di lealtà, coraggio e senso del dovere consacrati nell’impegno e nel sacrificio di quanti vi hanno preceduto»
Sono state le parole pronunciate dal Comandante dell’Accademia Aeronautica Gen. di Brigata Aerea Enrico Degni, nel piazzale delle Medaglie d’Oro al cospetto dei cadetti schierati, delle autorità civili e militari intervenute, oltre alle famiglie dei giovani allievi.
La cerimonia di Giuramento e Battesimo è tradizionalmente dedicata alle “Medaglie d’Oro al Valore Militare”, in questa giornata rappresentate dal Capitano Rosario Iosa cha ha augurato di
«Collaborare e non competere, perché quando ci si dona alla Patria ci si carica della responsabilità di tutti i cittadini».
Il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso ha invece ricordato il valore militare riconosciuto in campo internazionale ai militari italiani per qualità e virtù, e il dovere di custodire lo stesso.
Alla lettura della formula di giuramento è seguito il corale “Lo giuro!”, coronato dal passaggio acrobatico delle Frecce Tricolori della Pattuglia Nazionale Acrobatica (PAN) preceduto solo dal rombo dei motori degli MB-339PAN.
Il rito è terminato con il passaggio di mano del gagliardetto tra le generazioni dello Zodiaco che si sono succedute fino al capocorso di oggi.
Con la benedizione religiosa del gagliardetto, è stato infine benedetto il corso stesso. L’intervento di conclusione è stato affidato all’ On. Volpi, Sottosegretario di Stato alla Difesa, che rivolgendosi ai cadetti ha affermato:
«Siete una Forza Armata con capacità operative uniche. Le istituzioni politiche hanno il dovere di sostenere la vostra eccellenza»
per poi concludere:
«Fino a un minuto fa eravate italiani, ora siete l’Italia».
Una cerimonia toccante ed emozionante, che costituisce il momento fondante di chi ha deciso di servire il Paese e che riesce a trasmettere a chi vi assiste un sentimento di forza e sacrificio per amore dell’Italia.
di Maria Rosaria Race
TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE N°193
MAGGIO 2019