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Le denunce dei cittadini sullo stato di abbandono di Destra Volturno

Daniela Russo 06/11/2020
Updated 2020/11/06 at 10:42 AM
5 Minuti per la lettura

Andando verso Roma, dopo il fiume Volturno attraversando il ponte storico, ci ritroviamo a DX Volturno, attualmente completamente isolata per la chiusura del ponte con atto della Procura di S.M.C.V. che l’ha ritenuto pericolante.

Indice
A circa un anno, la nostra redazione si è recata in quel territorio dopo diverse segnalazioni da parte dei cittadini. Si tratta di una zona sensibile che si trovava in gravi condizioni di degrado già prima della chiusura del ponte: questa parte di territorio che a suo tempo era luogo di vacanza della classe media e delle famiglie dei commercianti napoletani, principalmente per la vicinanza alla città, si è nel tempo trasformata in crocevia di illegalità diffusa e degrado generale. Difficile quantificare le abitazioni abbandonate che spesso vengono occupate, villette ben fatte, e sacrifici di anni di lavoro di intere famiglie, vicine al mare trasformate in spettrali ruderi esposti alle intemperie e che il mare ha distrutto. Si tratta di una situazione in cui la chiusura del ponte, così come accaduto a Lago Patria, estremo opposto del territorio, ha soltanto fatto sì che questo deplorevole stato aumentasse vertiginosamente e a rendere ulteriormente critica la situazione.«La chiusura del ponte non ha fatto altro che peggiorare la situazione, e ciò che ci fa immensa rabbia è il totale disinteresse da parte dell’amministrazione – spiegano alcuni cittadini ai microfoni di Informare – Le strade qui a Destra Volturno sono dissestate, con vere e proprie voragini, persino i carabinieri si sono ritrovati con le auto danneggiate. Per non parlare degli allagamenti che si verificano periodicamente, dell’impianto fognario saltato. Vediamo dipendenti comunali che passano da queste parti e non fanno assolutamente nulla, mamme che per accompagnare i figli a scuola devono fare un enorme giro in macchina, se automunite. Chi non guida, ha seri problemi a raggiungere Castel Volturno».Abbiamo chiesto quindi al sindaco Luigi Petrella cosa sta facendo l’amministrazione per le periferie: «A Destra Volturno, sinceramente, tutti questi disagi nella pubblica illuminazione non li ravviso. Anzi, mi sento di dire che da quando abbiamo cambiato gestore sembra che le cose vadano molto meglio rispetto alla precedente gestione. Sicuramente in alcuni viali abbiamo delle carenze strutturali di pubblica illuminazione, ma non manca su tutto il territorio. A Destra Volturno ci sono certamente delle carenze anche di tipo strutturale, come ad esempio le fognature. Stiamo aspettando e sperando in due finanziamenti che già da tempo attendiamo, e se il Ministero non finanzia non possiamo fare altro: l’amministrazione non ha mezzi economici per far fronte a progetti di tale entità».
A circa un anno, la nostra redazione si è recata in quel territorio dopo diverse segnalazioni da parte dei cittadini. Si tratta di una zona sensibile che si trovava in gravi condizioni di degrado già prima della chiusura del ponte: questa parte di territorio che a suo tempo era luogo di vacanza della classe media e delle famiglie dei commercianti napoletani, principalmente per la vicinanza alla città, si è nel tempo trasformata in crocevia di illegalità diffusa e degrado generale. Difficile quantificare le abitazioni abbandonate che spesso vengono occupate, villette ben fatte, e sacrifici di anni di lavoro di intere famiglie, vicine al mare trasformate in spettrali ruderi esposti alle intemperie e che il mare ha distrutto. Si tratta di una situazione in cui la chiusura del ponte, così come accaduto a Lago Patria, estremo opposto del territorio, ha soltanto fatto sì che questo deplorevole stato aumentasse vertiginosamente e a rendere ulteriormente critica la situazione.

I cittadini ci raccontano di episodi quotidiani di illegalità commerciale, dove piccole bancarelle si sono trasformate giorno per giorno in dei supermarket di strada. Con la chiusura del ponte, raggiungere scuole, poste e servizi di pubblica utilità richiede un lunghissimo giro per i cittadini, alcuni dei quali decidono talvolta di percorrere a piedi il ponte nonostante i divieti ed il pericolo.

«La chiusura del ponte non ha fatto altro che peggiorare la situazione, e ciò che ci fa immensa rabbia è il totale disinteresse da parte dell’amministrazione – spiegano alcuni cittadini ai microfoni di Informare – Le strade qui a Destra Volturno sono dissestate, con vere e proprie voragini, persino i carabinieri si sono ritrovati con le auto danneggiate. Per non parlare degli allagamenti che si verificano periodicamente, dell’impianto fognario saltato. Vediamo dipendenti comunali che passano da queste parti e non fanno assolutamente nulla, mamme che per accompagnare i figli a scuola devono fare un enorme giro in macchina, se automunite. Chi non guida, ha seri problemi a raggiungere Castel Volturno».

In molti segnalano anche disagi riguardanti l’illuminazione pubblica: «Non è raro avere problemi con l’energia elettrica qui a Destra Volturno. Siamo stanchi delle passerelle elettorali e di questa indifferenza. Le periferie sono completamente abbandonate; questo potrebbe essere un territorio splendido, il turismo qui dovrebbe essere una continua esplosione». È grande il rammarico dei cittadini, che in fin dei conti chiedono interventi concreti soprattutto per la sicurezza collettiva.

Abbiamo chiesto quindi al sindaco Luigi Petrella cosa sta facendo l’amministrazione per le periferie: «A Destra Volturno, sinceramente, tutti questi disagi nella pubblica illuminazione non li ravviso. Anzi, mi sento di dire che da quando abbiamo cambiato gestore sembra che le cose vadano molto meglio rispetto alla precedente gestione. Sicuramente in alcuni viali abbiamo delle carenze strutturali di pubblica illuminazione, ma non manca su tutto il territorio. A Destra Volturno ci sono certamente delle carenze anche di tipo strutturale, come ad esempio le fognature. Stiamo aspettando e sperando in due finanziamenti che già da tempo attendiamo, e se il Ministero non finanzia non possiamo fare altro: l’amministrazione non ha mezzi economici per far fronte a progetti di tale entità».

Sono lunghi gli anni che, alle spalle del 2020, raccontano la condizione di Destra Volturno, dove si attende ancora una scogliera, visto che il mare invade letteralmente i viali, essendo zona sottoposta e inizialmente golenale. Ma ci siamo resi conto che c’è un deficit comunicativo da parte dell’amministrazione con i cittadini, è purtroppo una grossa pillola da mandare giù. Il silenzio non è mai buona cosa, e quello dell’amministrazione ha fatto sì che si affermasse l’idea di un territorio abbandonato a sé stesso e senza speranza.

Su www.informareonline.com potrete trovare video e reportage fotografico dei disagi di Destra Volturno

di Daniela Russo

TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE N°211
NOVEMBRE 2020

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