Eliot Franques

Le contraddizioni di Napoli disegnate da Eliot Franques

Elisabetta Rota 08/03/2023
Updated 2023/03/07 at 11:39 PM
5 Minuti per la lettura

Eliot Franques è un disegnatore francese che ha scelto di trasferirsi nel cuore della Campania e che ha saputo cogliere le sfumature più nascoste della città partenopea, mettendo in luce le sue contraddizioni e le sue ironie. Attraverso le sue vignette, rappresenta la Napoli che non viene mostrata nei volantini turistici: caotica, disordinata e rumorosa, ma anche autentica, vera e orgogliosa delle sue radici. L’ironia del suo tratto permette di guardare con occhi diversi una realtà spesso ignorata. In una città dove la bellezza si intreccia alla difficoltà di vivere ogni giorno, Eliot ha saputo cogliere l’essenza dei napoletani e restituirne un ritratto fedele, forse fin troppo veritiero e per questo difficile da accettare. Le sue vignette, capaci di far riflettere, sono diventate un modo per raccontare la città di Napoli con uno sguardo sincero, uno sguardo da “straniero”. In un’epoca in cui l’immagine è tutto, ha trovato il modo giusto di rappresentare gli aspetti contraddittori e ammalianti di Napoli.

Un francese di merda a Napoli: Eliot Franques

Eliot Franques pubblica i suoi disegni sui social, sotto lo pseudonimo di “Un francese di merda a Napoli”. Se gli si chiede il perché di questa scelta bizzarra risponde che: «L’idea dietro questo nome è di far sorridere il lettore ancor prima che abbia visto uno dei miei sketch e di far sì che sappia immediatamente, già dal nome, che dietro i miei lavori c’è una grande componente di autoderisione». Eliot vive a Napoli perché la moglie è napoletana e lavora in questa città, hanno una bimba di 16 mesi che, spesso, diventa la sua “musa”. Attraverso le sue vignette, infatti, si nota come l’illustratore marchi la mancanza di aree verdi adatte ai bambini in città e come quelle presenti non vengano curate, «Se potessi disegnare una Napoli perfetta sarebbe senza rifiuti e con due boschi di Capodimonte in più in prossimità del centro».

Eliot Franques 1

Ma i lavori di Eliot mettono in risalto anche aspetti quotidiani ai quali non prestiamo abbastanza attenzione ma che visti da fuori risultano effettivamente comici, come i venditori ambulanti che ti affibbiano qualità e titoli inesistenti pur di vendere la loro merce. Gesti che strappano un sorriso ma che se vissuti ogni giorno iniziano ad annoiare. A chi insinua che i suoi disegni possano minare la serietà di Napoli e dei napoletani, l’artista afferma: «Tutto parte da un’esperienza personale, non invento ciò che vedo. Alcune vignette sono quasi un copia e incolla di un’esperienza vissuta mentre altre sono reinterpretate. Creo i miei lavori con humour e derisione, ma parlo anche di ciò che amo qui».

Sulle sue pagine social, infatti, è possibile guardare i lavori in cui racconta dei suoi aneddoti personali, come quella volta in cui ha visto per la prima “calare un panaro” da un balcone del centro storico che lo ha portato ad affermare che «Napoli è un teatro a cielo aperto». E di questo spettacolo, Eliot non può più farne a meno. Ci sono cose diventate essenziali per lui, come la mozzarella: «Ci sono tante altre cose buone ma la mozzarella è inimitabile ed è un prodotto introvabile in Francia».

Napoli o Marsiglia?

Ma se ci sono cose napoletane introvabili in Francia, Eliot avrà scovato un po’ del suo paese a Napoli L’artista afferma che «Napoli è spesso messa a confronto con Marsiglia, penso che la cosa che le accomuni di più sia la rivalità che si trovano a vivere: Napoli con il Nord Italia e Marsiglia con Parigi. Ma questo sentimento di rivalità è molto più forte qui che in Francia». Dunque, con i suoi disegni, Eliot Franques vuole cogliere l’essenza più autentica di Napoli, i suoi toni graffianti mettono in luce la doppia natura della città. Ci mostra come Napoli sappia regalare emozioni uniche ai suoi visitatori, presentando allo stesso tempo, molte difficoltà e incongruenze per chi ci vive tutti i giorni. I disegni dell’artista ci aiutano a comprendere questa duplicità, mettendo in evidenza la bellezza e la fatica che caratterizzano la vita quotidiana dei napoletani. Ma i suoi sketch sono anche un invito alla presa di coscienza, ci sono tante cose che andrebbero sistemate e solo guardando entrambe le facce della città con attenzione possiamo comprenderla e valorizzarla come merita.

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