Lavoro e cultura, il rilancio del Sud parte da Scampia

Redazione Informare 10/12/2016
Updated 2016/12/10 at 10:29 AM
4 Minuti per la lettura

Il Centro Culturale Gelsomina Verde di Scampia è forse uno degli avamposti sociali più significativi del quartiere napoletano. È un luogo in cui la camorra ha messo la propria firma rendendo la struttura di via Ghisleri prima un deposito di armi, poi un Bed and Breakfast gestito dalla criminalità organizzata e infine il posto ideale dove smerciare e spacciare droga.

Dopo 6 anni di abbandono, ce ne sono voluti ben 2 per ripulire questo centro nel quale oggi operano ben 13 realtà associazionistiche; una casa dei cittadini e un polo di energie positive veicolate verso un unico obiettivo: riscattare Scampia. Il merito è di donne e uomini che credono in una città diversa, fatti più da esempi giusti e meno da

Ciro Corona - Foto di Carmine Colurcio
Ciro Corona – Foto di Carmine Colurcio

stereotipi irreali. Tra coloro che hanno deciso di lottare per la propria terra c’è Ciro Corona, Presidente di (R)esistenza Anticamorra, che ieri sera, in occasione della presentazione della Cassa del Mezzogiorno e del Bottino del Sud, ha fatto gli onori di casa per un evento sociale, storico e culturale che ha registrato la partecipazione di circa un centinaio di persone. “Questa struttura – ha esordito Ciro – è una risorsa per il territorio e da qui, con cultura e lavoro, può nascere il riscatto di questa terra. Ben vengano gli spazi comuni. Ben venga la nascita di nuove realtà che devono unire le proprie forze: bisogna costruire ponti e non alzare muri. Le mafie non si combattono con i convegni alle università ma offrendo lavoro e alternative culturali”.

_mg_0839Ad accompagnare la manifestazione, lo spettacolo di Raffaele Bruno di Delirio Creativo e la musica di Carmine D’Aniello degli ‘O Rom. L’intervento del Prof. Giancarlo Costabile dell’Università della Calabria ha posto l’accento sulla rivalorizzazione del Sud attraverso Scampia: “Questo Centro Culturale non è solo la casa del riscatto di Scampia. Questo luogo è il simbolo del nuovo risveglio del Mezzogiorno. Quando ho conosciuto Ciro sono rinato una seconda volta. Per me è una sorta di padre perché ha un modo di vivere che consegna a noi la responsabilità di crederci e riscattarci. Noi siamo qui per proporvi una grande alleanza, di gente che si associa alla sana imprenditoria. Il risveglio del Sud sarà il risveglio del Paese. Non più emigrazione e patti con la mafia ma atti di riscatto come la Cassa del Mezzogiorno”; in seguito si sono susseguiti i contributi di Angelo Morlando, giornalista di Informare, Francesco Porzio della Cooperativa Iron Angels, di Michele Inserra, giornalista de “il Quotidiano del Sud”, di Cira Celotto, dell’Associazione “Le Ali di Scampia” e infine Gianfranco Bonofiglio, direttore del quotidiano online “La Voce Cosentina”.

La Cassa del Mezzogiorno e il Bottino del Sud sono iniziative che mettono insieme le logiche virtuose delle reti sociali che massimizzano profitto sociale dei territori e, senza trascurare l’aspetto produttivo ed economico, provano a restituire dignità a persone e territori partendo dal riutilizzo, dalla promozione e dalla gestione dei beni confiscati della città di Napoli. Inoltre, per le imminenti festività, rappresentano anche l’occasione per fare un regalo diverso ma soprattutto consapevole, in grado di innescare un grande sistema produttivo, autoctono e virtuoso.

di Fabio Corsaro – corsarofabio@gmail.com

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