Quanto si può essere sadici a morire per dare l’ esempio?
L’impressione è sempre quella d’esser nati per sacrificarsi al dovere, al buon esempio, eppure a furia di cercare di dare l’esempio ci si dimentica il perchè.
Magari da giovani si scriveva a Maria quanto amore un cuore impavido può affrontare nell’imbrattare un muro per lei, si rubava un martelletto per le uscita di sicurezza in un pullman, si evitava di fare il biglietto sui mezzi pubblici, la birra lanciata in mare al falò ecc.
Ti dicevano: sono ragazzi! Tu, muto. La stanza più grande della casa della libertà è sicuramente la sala d’attesa, allora quando arriva il momento di capire, lo capisci.
Capisci che, magari, t’avessero dato il buon esempio in questo paese, magari il passante che t’avesse visto imbrattare un muro fosse rimasto basito, magari chi ci dovrebbe proteggere potesse anche solo per un attimo tutelare la terra dove metterai radici.
Sulle ali della retorica passano gli anni e ti avvii ad aspettare (ancora) che qualcuno faccia il lavoro sporco per te. Ti aspetti che, per quanto i tempi siano cambiati (ancora retorica), chi sta lassù debba dare l’esempio a chi sta aspettando quaggiù.
Hanno proprio ragione loro: “anche quest’anno l’esempio lo diamo l’anno prossimo”