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La Tempesta: al Teatro Bellini, Alessandro Serra propone Shakespeare in chiave contemporanea

Luisa Del Prete 01/02/2023
Updated 2023/02/01 at 1:52 PM
3 Minuti per la lettura

Arriva al Teatro Bellini di Napoli lo spettacolo “La tempesta” di William Shakespeare per l’adattamento e regia di Alessandro Serra, con Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Salvo Drago, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Marcello Spinetta, Bruno Stori.

La Tempesta:

In chiave contemporanea si apre “La Tempesta” di Alessandro Serra, con una scenografia ridotta all’essenziale, ma con una potenza scenica forte e di ampio respiro. Impeccabile la danza iniziale dello spiritello Ariel (Chiara Michelini) che si muove sul palcoscenico e, attraverso i suoi movimenti, dà ritmo al mare, dà vita alla tempesta.

Prospero e sua figlia Miranda

Una tempesta che non causa morti fisiche bensì interiori: i naufraghi si ritroveranno persi sull’isola deserta, senza più certezze, ma con importanti perdite che li porteranno poi a riflettere su loro stessi. A manovrare le vite dei naufraghi è Prospero: duca di Milano, spodestato dal fratello e mandato in esilio con sua figlia qualche anno prima e che adesso è a capo di quest’isola con al servizio lo spiritello Ariel che attende di essere liberato da Prospero, una volta compiuto il “destino”.

I naufraghi arrivano in punti diversi dell’isola: Alonso (Re di Napoli), Antonio (fratello di Prospero, usurpatore del titolo), Sebastiano (fratello di Alonso) e Gonzalo (onesto consigliere anziano) si ritroveranno insieme, credendo di aver perduto per sempre il giovane Ferdinando, figlio di Alonso. Quest’ultimo, a sua volta, si ritroverà da solo credendo di aver perso per sempre suo padre.

Dall’altro lato dell’isola, poi, i due servi-naufraghi Trinculo e Stefano conosceranno Calibano: lo schiavo di Prospero e Miranda e, con lui, progetteranno invano di conquistare l’isola. Tre personaggi grotteschi, talvolta estremizzati in alcuni punti, senza mai ricadere nel banale.

Gli attori de “La Tempesta” a fine spettacolo

Uno spettacolo che resta fedele al testo shakespeariano, ma con il tocco originale della regia di Serra che si distingue nella fluidità degli attori, nel movimento di scena. I personaggi di Prospero e Ariel guidano magistralmente l’intera opera e portano il pubblico ad immergersi in un misto tra immaginazione e realtà: “Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è racchiusa in un sonno”.

La violenza della società, la voglia di potere, i sentimenti contrastanti sono queste le caratteristiche dei personaggi che tornano cambiati dall’isola che plasma e trasforma, cattura e restituisce. Così come lo spettacolo di Alessandro Serra segue questa scia e ci si ritrova immersi in quest’isola teatrale a domandarci e a meditare sul confine della realtà teatrale.

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