Cane

La morte di Oscar, un soccorso mai arrivato

Ludovica Palumbo 30/04/2023
Updated 2023/04/29 at 8:56 PM
3 Minuti per la lettura

Pochi giorni fa, la notizia della morte di Oscar, il pastore maremmano di tre anni e mezzo morto per mancanza di soccorsi sull’Isola d’Elba, ha fatto il giro del web sconvolgendo tutti. E sì, è stata proprio questa la causa del decesso del dolce Oscar.

Sono da poco passate le otto di sera ed Oscar inizia ad accusare un malore, la sua padrona Sara Marchiani prova senza sosta a chiamare aiuto, a chiedere un pronto intervento senza alcun risultato. Il problema? Sull’isola d’Elba non ci sono traghetti notturni né tantomeno cliniche veterinarie aperte durante la notte. Sono ormai le cinque del mattino quando Sara prende il primo traghetto disponibile, ma il tempo non è dalla parte del giovane cane che muore agonizzante proprio sul traghetto.

«Se un cane sta male alle 20:40 di un martedì sera su quest’isola muore. Queste alcune delle telefonate fatte in loop da ieri sera per tutta la notte. Nessuna risposta. Oscar mi è morto stamattina sulla nave delle 5 durante un disperato tentativo verso la clinica di San Vincenzo. Dire che mi fate schifo è un eufemismo». Queste le dure parole di Sara.

La storia di Oscar, tra indifferenza e disagio

La tragica storia di Oscar ha fatto da cassa di risonanza per un grave problema che riguarda l’Isola d’Elba ed altri territori del nostro paese. Tra mancanza di risorse e di strutture ad hoc, sono migliaia le morti di animali causate dalla mancanza di un pronto intervento repentino. Il consigliere regionale dell’Isola, Marco Landi, ha confermato infatti come l’Isola non disponga né di un servizio di traghetti notturni né di cliniche veterinarie o canili.

E dopo l’iniziativa della Giunta Regionale sui migliaia di euro da destinare proprio alla realizzazione di un servizio veterinario h24 (mai realizzata), questo episodio è sconcertante. Morire per mancanza di soccorsi, la totale indifferenza verso la tutela del diritto alle cure degli animali.

L’associazione Animal Project Isola d’Elba, con un occhio puntato sulla tanto attesa stagione turistica, afferma: «Mentre l’Elba si professa pet friendly e si prepara ad accogliere numerosi turisti coi loro animali al seguito, ignari che rischino di morire perché di notte non si trova un veterinario reperibile, il progetto per la realizzazione del canile-gattile e clinica veterinaria h24 giace impantanato in attesa della copertura finanziaria. Vogliamo perdere altro tempo

Chi è pronto a spiegare perché un animale veda il proprio diritto alla vita ed al ricevere cure in modo tempestivo appeso al filo del territorio in cui si trova? Perché oggi, abbiamo dovuto leggere una notizia del genere?

Condividi questo Articolo
Lascia un Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *