Claudio Bisio, classe ’57, attore eclettico si muove ormai da anni sulla scena italiana fra teatro, cinema, musica e televisione. La sua carriera si intreccia alternando palco e set televisivo. Il teatro resta però, senza alcun dubbio il suo ambito di espressione più interessante.
Lo spettacolo “La mia vita raccontata male” al Bellini di Napoli
L’attore è in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 21 al 26 Marzo 2023 con lo spettacolo dal titolo “La mia vita raccontata male” con musiche di Paolo Silvestri, scene e costumi di Guido Fiorato, luci di Aldo Mantovani. Sul palco con Claudio Bisio i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino, per una produzione del Teatro Nazionale di Genova. Lo spettacolo si ispira all’esperienza del Teatro Canzone lanciato da Giorgio Gaber negli anni ’70, e fonde in 90 minuti di rappresentazione momenti di musica e recitazione da teatro.
Il soggetto
Il soggetto dello spettacolo è creato da Claudio Bisio con Giorgio Gallione che segue la regia in teatro, e prende spunto dalla citazione che diviene libro “La mia vita disegnata male” di Gipi -Gianni Pacinotti- che è fumettista e illustratore pisano. Si mettono in scena testi di Francesco Piccolo, instancabile scrittore italiano, Premio Strega 2014 che ha pubblicato per Feltrinelli, Einaudi, Laterza e Minimum fax, e che si muove spesso anche su sceneggiature, soprattutto cinematografiche.
Quella di Bisio è una vita raccontata male. Non c’è infatti, un ordine cronologico nei fatti, e in questo la pièce è alquanto anarchica poichè va avanti e indietro nel tempo, ed è racconta male perché racconta anche i lati oscuri della nostra vita. Bisio ci parla dei mondiali del ’74 – di quando l’autore diventa comunista al 78° della partita vedendo in campo il gol di Sparwasser che porta alla vittoria la Germania est contro Germania ovest. Dai mondiali di calcio si muove verso l’impegno politico, per poi passare per la paternità, al racconto dei due figli, alla famiglia. Vita privata e vita pubblica per la messa in scena di una vita intera, fatta di un insieme di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali. Spesso sbagliati.

La vita spesso è vissuta non come la vuoi tu ma come la vuole lei
Curiosità e conclusioni
Lo spettacolo era già pronto per il debutto nel 2020, ma è slittato in fase covid per approdare dopo un anno in teatro. Poi, il protagonista si è ammalato di covid ed è slittato ancora.
E’ il racconto di un’epoca, di un’età, quella degli autori. E dunque, spazia dai Carosello ai mondiali di calcio, a Bertolt Brecht, a Mara Vernier, alle prime edizioni di Domenica in con i giochi a premio. All’esperienza della partenità, vissuta da Bisio così come da Gallione, al ricordo delle parole, degli aneddoti, delle frasi dell’infanzia, come la storia del latte e dell’acqua. Poi, però si cambia ancora, poi succede che si cresce, e si conoscono altri universi. Busio conosce Gabiella ad esempio.
E alla fine succede che : “Sai cosa fa Gabriella? beve l’acqua dopo il latte e non le succede niente! “
Alla fine – ci confessa Claudio Bisio in una riflessione con se stesso e più in esteso col pubblico – sai cosa accade? Accade che “ho scoperto un mondo di gente che beve l’acqua dopo il latte e non gli succede niente!” E questa è la vita vissuta. Vissuta male, a volte disordinata, vita cheva in avanti e indietro nel tempo. Così come accade nella vita vera.
Splendida interpretazione di Claudio Bisio, animale da palcoscenico. Dalla milanesità universale, attore travolgente, garbato, colto e instancabile.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Bellini, fino a domenica 26 Marzo. Ve lo consigliamo se avete vissuto quell’epoca o se volete conoscere un mondo di mondi vissuti un po’ di corsa, un po’ bene e un pò male. Belli nel loro essere imperfetti e anarchici.
ph. Mina Grasso