Il Napoli è in versione campione d’Italia definitiva, l’Inter è la diciannovesima squadra battuta in campionato, tutte si sono arrese contro gli azzurri che al Maradona liquidano la finalista di Champions League 3-1 grazie ad un match dominato ma non senza qualche brivido.
Scelte iniziali
Spalletti veste il Napoli col vestito buono, partono tutti i “titolari” fatta eccezione per Olivera ed Elmas chiamati a sostituire gli infortunati. Dall’altra parte Inzaghi deve centrare l’obiettivo qualificazione Champions ma la testa dei nerazzurri è inevitabilmente già a mercoledì quando giocheranno la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Inter dunque rivoluzionata, solo Barella e Bastoni oltre ad Onana le conferme rispetto all’euroderby contro il Milan.
Primo tempo
Il Napoli gioca, l’Inter aspetta. La prima occasione è per gli azzurri al minuto 17′ con uno schema su calcio di punizione quando Zielinski pesca Anguissa con un passaggio verticale rasoterra, il numero 99 da buona posizione impatta male il pallone e la conclusione termina a lato. Un minuto dopo Gagliardini viene ammonito per un intervento scomposto su Di Lorenzo, il centrocampista nerazzurro poco più tardi interrompe una ripartenza del Napoli stendendo Kvaratskhelia, fallo da secondo giallo ma l’arbitro Marinelli lo grazia. Gagliardini però proprio non riesce a controllarsi, cinque i falli nel primo tempo e l’ultimo su Anguissa al 41′ è da ammonizione inevitabile, questa volta niente miracoli, l’Inter chiude il primo tempo in inferiorità numerica. Nella prima frazione nessuna occasione particolare da evidenziare, ci provano i due bomber Osimhen da una parte e Lukaku dall’altra ma le conclusioni sono o deboli o imprecise. Da segnalare invece un Kvaratskhelia che supera quando e come vuole Bellanova che proprio non riesce a tenerlo.
Secondo tempo parte I
Nel secondo tempo le cose si fanno più interessanti. L’Inter, che in undici non era mai arrivata ad impensierire Meret, con l’uomo in meno pensa solo alla fase difensiva appoggiandosi con lanci lunghi su Lukaku e contando sulla corsa di Bellanova e Gosens per provare a sorprendere la difesa azzurra. Il Napoli continua a fare la partita controllando il gioco. In apertura prima Di Lorenzo poi Zielinski sfiorano il gol del vantaggio che poi arriva al 66′ sempre grazie ad un’ iniziativa del polacco autore di una prestazione super: passaggio vincente per Anguissa, in area di rigore il camerunense si gira in due tocchi, stop e tiro, niente da fare per il connazionale Onana che questa volta non evita il gol. Il Napoli si porta avanti con merito, l’Inter è in netta difficoltà anche dopo i cambi di Inzaghi. Spalletti intanto decide di confermare una doppia sostituzione offensiva pensata prima della rete di Anguissa: dentro Simeone e Raspadori, fuori Osimhen (che non la prende bene) ed Elmas.
Secondo tempo parte II
Al minuto 79′ l’Inter però si rende pericolosa – per la prima volta – grazie al subentrato Dumfries, l’esterno con un colpo di testa sta per beffare Meret ma Juan Jesus riesce mettere una pezza salvando. Sul ribaltamento di fronte il Napoli si trova ad attaccare 3 contro 3: Zielinski-Kvaratskhelia-Simeone confezionano il gol del raddoppio con la marcatura dell’argentino, rete però annullata per un fallo in attacco – molto discutibile – di Zielinski su D’Ambrosio. Tre minuti dopo il possibile 2-0, arriva il pareggio dell’Inter. Lukaku riceve in area piccola un cross di Di Marco, il belga dietro Juan Jesus riesce a mettere il pallone in porta, il difensore distratto in questa occasione concede ai nerazzurri di riportare il punteggio in parità.
L’equilibrio però dura soltanto tre minuti, ci pensa infatti Di Lorenzo a far esplodere il Maradona con un gol da copertina: il capitano azzurro col piede debole (il mancino) da fuori area trova una traiettoria perfetta che termina sotto l’incrocio dei pali, rete del 2-1 e corsa sfrenata per abbracciare mister Spalletti in panchina. Intanto per gli ultimi dieci di gioco il tecnico del Napoli aveva inserito anche Gaetano e Politano per Zielinski e Kvaratskhelia. Sostituzioni azzeccate, al 93′ Politano calcia a giro, respinta di Onana, palla sui piedi di Simeone che a porta vuota conclude di prima intenzione non trovando la giusta coordinazione, il tiro sballato termina altissimo. Sessanta secondi dopo però l’attaccante argentino si rifà servendo l’assist a Gaetano che dopo aver condotto una ripartenza micidiale (due contro 1), mette la ciliegina sulla torta (forse della stagione) finalizzando e battendo Onana con un gol firmato da un napoletano che fa esplodere la tifoseria campione d’Italia.
Il Napoli sale a quota 86 punti, il record è ancora possibile, prossimo appuntamento tra una settimana a Bologna per la penultima gara di una Serie A storica per i partenopei.
Le pagelle
Meret 6
Di Lorenzo 7.5
Rrahmani 6.5
Kim 7 (74′ Juan Jesus 5)
Olivera 6.5
Anguissa 7
Lobotka 6.5
Zielinski 7 (83′ Gaetano 6.5)
Elmas 6 (69′ Raspadori 6.5)
Osimhen 6 (69′ Simeone 6)
Kvaratskhelia 7 (83′ Politano 6.5)