Che cos’è un italiano? Geneticamente parlando, praticamente tutto e niente. Cambiando regione e periodo un italiano potrebbe essere un francese, uno spagnolo, un tedesco, un arabo o qualsiasi altra cosa. Ad essere onesto credo che dei latini sia rimasto ben poco nel nostro sangue. A questo punto, dunque, non ci rimangono che i concetti e quindi è italiano chi pensa e si comporta come tale. Insomma, è italiano chi si sente italiano. Ma probabilmente, nella mente di molti, questo concetto non è ancora chiarissimo. Se per ragioni puramente biologiche un italiano nasce con un colore o una fisionomia che non ci aggrada allora diventa subito uno sconosciuto. Un usurpatore che vuole inquinare la nostra cultura.
Non credo sia il caso di andare oltre e di specificare il dramma che ha colpito Paola Egonu. Paola per il suo paese ha giocato, ha vinto e si è sacrificata. Il suo paese, in cambio, le ha chiesto per fosse italiana. Probabilmente, ancora una volta, non ci meritiamo di essere amati. Non meritiamo i figli talentuosi, intelligenti, perché non li apprezziamo. Ne abbiamo invidia fino ad odiarli, li denigriamo fino a trascinarli in basso con noi, nel nostro misero fango per metterli al nostro pari. Perché siamo felici così, siamo felici se nessuno eccelle, perché si sa: mal comune, mezzo gaudio.