È come d’un tratto risvegliarsi da un sogno alle ultime ore di sole, rigirarsi ancora nel tenero tepore della propria immaginazione e tenersi strette le braccia al riparo fra le coperte. D’un tratto però la sera appare assai più chiara, s’illumina la strada come radiata da lucenti stelle e ciò che era solo un sogno appare assai più vero. Tutti i grandi amori nascon sempre d’estate e s’accendono come fuoco alle porte del mare per lasciarsi coccolare dal sale e dal vento di giugno. Come il più classico degli amori estivi, una sera di cinque anni fa nacque un tenero sogno che, irrorato di tanta luce, ancora oggi ci fa sentire a casa. Indiemen è casa. Proprio questa estate il party più “indie” di Napoli ha spento cinque candeline ed ha allora deciso di festeggiare in grande questo enorme traguardo. La location non può che essere il Flava Beach di Castel Volturno: casa ormai storica delle calde serate indie d’estate. A rendere la serata unica ci ha di certo pensato la presenza di Sethu, pseudonimo di Marco De Lauri, giovane artista di Savona e noto ai più per la sua recente esperienza all’ultimo Festival di Sanremo dove ha riscosso enorme successo fra il pubblico giovanile.
In occasione del quinto compleanno di Indiemen, al quale la Redazione è stata gentilmente invitata, Magazine Informare ha avuto il grande piacere di intervistare Sethu. «Voglio in primo luogo ringraziare gli organizzatori di Indiemen che già in occasione del nostro primo incontro presso l’Università di Salerno per una conferenza si sono mostrati interessati progetto e mi hanno oggi permesso di salire su questo palco». Ha così esordito il giovane savonese che ha poi continuato parlando della sua recente esperienza sanremese: «L’esperienza di Sanremo è un turbine che soltanto chi ha avuto la fortuna di viverlo può comprendere. Tuttora mi vengono dei flashback e spesso ho ricordi assai rarefatti circa quella settimana: l’ansia era infatti tantissima. Sanremo è stato naturalmente il momento più bello della mia carriera artistica. La parentesi sanremese è quindi stata un mix di emozioni che mi hanno travolto e mi lasciano oggi con pochi ricordi ma sicuramente molto intenso».
Una esperienza di certo assai controversa quella di Sethu a Sanremo: nonostante l’ultimo posto in gara, infatti, l’artista è riuscito a conquistarsi la simpatia di una gran fetta di pubblico che ha così iniziato a conoscerlo ed apprezzarlo. Uno dei momenti artisticamente più alti della parentesi sanremese dell’artista è stata di certo la serata dedicata alle cover: qui Sethu ha sfornato una grandissima performance proponendo una rivisitazione del celebre brano dei Baustelle “Charlie Fa Surf” in compagnia dei BNKR44. «L’idea di portare “Charlie fa Surf” è nata in maniera assai naturale: io ho sempre stimato molto i BNKR44 e siamo poi molto simili perché entrambi veniamo da realtà provinciali quindi siamo sotto questo aspetto assai simili. Ho subito pensato a loro. Per quanto riguarda la scelta della canzone, volevo portare un brano storico ma omaggiarlo con un’influenza dell’ultima generazione pop.
Quella sul palco di Sanremo è quindi stata una esibizione di giovani artisti che omaggiano un pezzo “vecchio” come quello dei Baustelle che riesca comunque ad essere sempre attuale in virtù delle tematiche affrontate». Nonostante la giovane età, è infatti nato nel 1997, Sethu ha già nel corso della sua carriera artistica abbracciato diverse sonorità dimostrandosi sempre capace di evolversi ed in grado di riscoprirsi nuovamente in ogni suo brano. «La mia massima ambizione artistica è quella di diventare un giorno la versione migliore di me stesso. So che sembra una frase fatta però le cose cambiano sempre e prevederle diventa alcune volte assai difficile. Non so cosa io possa diventare fra due o tre anni ma io mi vedo sempre come un artista che prova a parlare a tutti ed è questo quello che vorrei diventare. Io cerco di fare sempre quello che mi viene dal cuore cercando di portare tutte le influenze che ho nella mia musica. Fare questo mi fa stare bene» conclude l’artista.