Avincola è un giovane cantautore romano, che ha conquistato il grande pubblico dopo aver partecipato al Festival di Sanremo, nel 2021, con la canzone “Goal!”, presente all’interno dell’album “Turisti”. È vincitore di numerosi riconoscimenti; il suo percorso si incrocia con molti artisti della scena musicale italiana. Il suo ultimo singolo, uscito lo scorso 17 marzo, si intitola “Lattine”, con la partecipazione di Serepocaiontas. Una canzone morbida, che fluttua immersa in un dolce pop, circondata da piccole bollicine indie. “Lattine” anticipa il nuovo album, in uscita a breve; un lavoro che conterrà collaborazioni prestigiose. Avincola sarà live in provincia di Caserta nelle prossime settimane. Nel corso dell’intervista, rilasciata a Informare, ha raccontato del singolo “Goal!”, della partecipazione al Festival di Sanremo, del rapporto con i social, dei prossimi progetti.
Avincola, Ci racconti, anzitutto, della tua partecipazione al Festival di Sanremo?
«È stata una soddisfazione bellissima. Ci sono arrivato con il pezzo “Goal!”, che parla di riscatto personale, che tutti cerchiamo nella vita. Salire sul palco, dopo tante fatiche, è stato il mio riscatto. Nell’underground, la musica si vive in maniera faticosa. Partecipare a Sanremo è stato molto emozionante».
In che modo intendi farti largo nell’attuale “giungla” musicale?
«All’inizio non mi sono mai posto il problema di farmi largo all’interno di questa giungla musicale; per me scrivere è stata, da sempre, una naturale esigenza. Ho la fortuna di essere circondato da amici musicisti, che credono in me. La forza delle canzoni è dire qualcosa: questo è stato anche il mio successo».
Ti aspettavi di arrivare al Festival di Sanremo?
«La partecipazione nasce abbastanza inaspettatamente. La mia idea e quella dell’etichetta era presentarci a Sanremo. Avevo, secondo me, il pezzo giusto, che poteva rientrare nello stile delle canzoni che, spesso, sono in gara. Ci sono andato: mi porto dentro tanta soddisfazione. Partecipare, tra l’altro, durante il periodo dell’emergenza sanitaria per Covid-19, è stato difficile, la situazione creava comunque ansia. Lo step successivo, quello di restare, è complesso».
Cosa ti aspetti dal futuro musicale?
«Preferisco non aspettarmi niente. Lo scopo del mio scrivere è sperare che le persone possano ascoltare le canzoni, sentendosi raccontati. Sono molto contento che il pezzo “Goal!” sia piaciuto e piaccia ancora oggi. Cerco di raccontare qualcosa di apparentemente complesso, come le relazioni con le persone, gli amori; cerco di farlo in maniera profonda sì ma accessibile a tutti non soltanto per esigenze commerciali. Per me la musica è condivisione; se si mettono dei paletti perde di significato. Cerco, quindi, di farlo con un linguaggio abbastanza semplice».
Quanto ha influito la situazione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sulla tua musica?
«È pesata relativamente, io sono pigro. In quel periodo ho scritto poco; penso comunque che anche nei momenti in cui non si scrive, in realtà si assorbe molto. Nei lunghi periodi di non scrittura, riesco a catturare sensazioni, impressione che, alla fine, trasmetto nelle canzoni ancora oggi».
Che rapporto hai con i social?
«All’inizio sono stato in fissa con i social; adesso, sono un po’ pigro: bisogna comunque essere social, cerco di esserlo in maniera naturale e divertente».
Ripartono i live. Ci racconti come è stato tornare sul palco dopo mesi di stop alla musica dal vivo?
«Io scrivo perché spero di vedere l’emozione negli occhi degli spettatori; è bello tornare su un palco con i propri testi e conoscere chi ti ascolta».
Tracciando un bilancio, ad oggi hai fatto “Goal!”?
«Penso di aver fatto goal a livello personale; la partita è ancora in corso. Mi piacerebbe molto iniziare a scrivere per ed insieme ad altri. Sto cominciando a farlo; sono ripartiti anche i live, sarò anche in Campania, in provincia di Caserta. Ho ripreso a scrivere, sto cominciando a pensare al prossimo album, lo sto realizzando con impegno e attenzione».