Alessio Mininni, in arte Maninni, è un giovane cantautore meridionale, pugliese per l’esattezza. Nato e cresciuto a Bari, imbraccia sin da piccolo la chitarra; fa della musica la sua passione. Nel 2017 esordisce con il brano dal titolo “Parlami di te”; dopo due anni pubblica il brano dal titolo “Peggio di ieri”.
Nel 2021, dopo un silenzio di due anni torna sulle scene musicali con il primo singolo di un progetto discografico con il supporto di un nuovo team. Nello stesso anno, riceve il premio come “Miglior Artista Emergente 2021”. Precedono e seguono altri brani, quali “Vestito rosso”, “Vaniglia”, “Caffè”, “Clipper”. Con il brano dal titolo “Mille porte” è tra i finalisti di “Sanremo Giovani”.
Raccontiamo il cantautore Alessio Mininni
Un tour estivo, con date da nord a sud e con opening ai live di Noemi, in Campania, e dei The Kolors in alcune tappe permette di conoscere ancora meglio lo stile musicale di un giovane e promettente artista, che si sta facendo largo nel panorama musicale italiano. Nel corso dell’intervista che ha concesso al nostro Magazine, Alessio ha raccontato il rapporto con la fanbase, con i posti in cui suoni, il suo percorso musicale.
Hai suonato ad Agerola in occasione del “Festival Sul Sentiero degli Dei”. Un luogo magico. Ce ne parli?
«È stata una bella emozione; suonare in posti del genere, immersi quasi nella natura, ti dà un calore diverso, una sensazione diversa rispetto ad altri posti. È stato molto bello con questo panorama magnifico. Aprire Noemi è un onore perché è un artista, che stimo parecchio. Un live esclusivo, carico, molto bello».
Dall’esperienza di “Sanremo Giovani” all’apertura dei live dei The Kolors. Qual è il successo del tuo progetto?
«È il frutto di tanto lavoro. Lavoriamo ogni giorno intensamente a questo progetto. Credo che se qualcuno si impegna prima o poi i risultati arrivano. È stato un anno ricco di grandi emozioni, sorprese, che mi ha dato una scarica di adrenalina. L’apertura dei The Kolors mi diverte tanto perché conosco Stash, una persona simpaticissima. Già immagino il post serata».

Qual è l’obiettivo che intendi raggiungere con il tuo progetto musicale?
«Il sogno nel cassetto è quello di fare questo lavoro ogni giorno della mia vita. Spero con tutto il cuore che la musica arrivi a quante più persone possibili. Lo scopo di ogni artista è emozionare le persone che ascoltano le canzoni».
Gli artisti meridionali, secondo te, hanno una marcia in più per “restare” nel mondo musicale?
«Siamo passionali, come nei rapporti così anche nelle cose che facciamo. Secondo me sì, perché abbiamo anche dei posti magnifici da cui prendere ispirazioni. Non è importante il luogo, ma come ti senti nel luogo in cui stai».
Qual è il commento che più ti ha fatto piacere ricevere in occasione del live ad Agerola?
«Ho apprezzato quando, ad esempio, hanno detto di aver notato una crescita. È quello che cerco di fare ogni settimana, cioè crescere dal punto di vista autorale, di testi, musicale, dell’esibizione live. Il pubblico della Campania è quello del sud; è molto caloroso. Io sono pugliese, siamo fatti così ed è molto bello suonare in questi posti».
Quale caratteristica deve possedere un artista, soprattutto se giovane, per “restare” in ambito musicale?
«La sincerità in quello che si fa premia. Essere sinceri; non usare il proprio percorso cercando altro, al di la dei social che sono mezzi di comunicazione. Non è importante il contenitore ma il contenuto che c’è nel contenitore».