Correva l’anno 1898, quando veniva fondato in Italia un ente che si sarebbe dovuto occupare della previdenza per alcune categorie di lavoratori, dopo un precedente avvio solo per i dipendenti pubblici e i militari: quell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS) che, in 125 anni di vita, si è posto al servizio del Paese nelle forme più svariate, da ultimo sostenendo i cittadini durante la pandemia di Covid. Se i servizi da erogare sono cambiati nel tempo, nondimeno sono cambiate le modalità di contatto con gli utenti. Informare ha incontrato Roberto Bafundi, Direttore del coordinamento metropolitano di Napoli, al quale abbiamo chiesto di illustrare alcuni progetti particolarmente significativi.
Cosa rappresenta l’INPS per gli italiani?
«L’INPS è la previdenza in Italia! L’Istituto eroga servizi a 23 milioni di assicurati, 17 milioni di pensionati, 5 milioni di imprese, 3 milioni di richiedenti prestazioni assistenziali; almeno 2/3 degli italiani si interfacciano in modo costante o estemporaneo con l’INPS. Infatti, l’INPS si rivolge agli uomini e alle donne del nostro Paese in una molteplicità di settori: dalla tutela della fragilità nell’invecchiamento alla precarietà e discontinuità del lavoro e della incertezza del mercato del lavoro; dalla maternità, paternità e genitorialità fino al sostegno alla crescita».
In Italia, ai cittadini sono riconosciuti molti diritti, ma non tutti ne sono a conoscenza…
«Proprio per venire incontro alle esigenze degli utenti e per facilitare la ricerca di informazioni e servizi, l’INPS si è recentemente dotato di un nuovo portale web, che nelle intenzioni degli ideatori è semplice, amichevole, contemporaneo. Infatti, l’organizzazione dei contenuti è semplice e immediata, articolata in quattro macro categorie: pensioni e previdenza, lavoro, sostegni, tra cui sussidi e indennità, imprese e liberi professionisti. Inoltre, un motore di ricerca comprenderà le richieste degli utenti e sarà in grado di imparare da esse, analizzandone il significato. Poi, grazie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, sarà possibile elaborare informazioni, domande frequenti, documenti o link per accedere alle informazioni e ai servizi in modo semplificato e intuitivo, mentre i meccanismi di apprendimento automatico adatteranno l’offerta di contenuti e la navigazione al comportamento dell’utente».
Sebbene il digitale sia oramai fondamentale nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, come fare per incontrare gli utenti nella piazza reale?
«Indubbiamente, l’innovazione digitale deve essere affiancata dagli strumenti tradizionali di contatto ma supportata anche dalla rete delle rappresentanze collettive, dai patronati e dagli intermediari istituzionali, che svolgono una funzione fondamentale. Uno dei progetti più importanti degli ultimi anni è “INPS per tutti”, nato dalla volontà di favorire l’integrazione sociale e promuovere il contrasto alla povertà; con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso alle prestazioni assistenziali e previdenziali, tutelare i bisogni sociali ed economici del singolo e delle famiglie e creare isole di accoglienza e comunicazione»
di Fabio di Nunno